La magia di “Armonie della sera” all’Abbadia di Fiastra

Print Friendly, PDF & Email

È stata una grande serata, sabato 7 luglio, presso la chiesa dell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, con il duo pianistico Marco Sollini e Salvatore Barbatano. Quattro mani al pianoforte per inaugurare il festival “Armonie della sera”, XIV edizione, che porta la Grande Musica nei luoghi più suggestivi delle Marche.

 

Sinergia tra Fondazioni

Importante la preziosa sinergia tra Fondazione Giustiniani Bandini e Fondazione Carima, nella realizzazione della rassegna che prevede anche un secondo appuntamento il 7 di agosto. Con questo concerto si aprono le celebrazioni previste dalla Fondazione Giustiniani Bandini, come ha ricordato il Presidente Giuseppe Sposetti, per rendere onore al principe Sigismondo Giustiniani Bandini, per il centenario della sua morte avvenuta il 4 novembre 1918, alla cui volontà testamentaria si deve la creazione della stessa Fondazione e dell’Abbadia di Fiastra, patrimonio ambientale, culturale, storico e artistico di enorme valore.

 

I protagonisti e la première assoluta

La serata ha visto coinvolto il filosofo Cesare Catà con alcune letture tratte da Bright Star di John Keats ma protagonista assoluta è stata la musica. Accattivante e applauditissimo il programma scelto e straordinariamente eseguito dai Maestri Marco Sollini e Salvatore Barbatano. Si è iniziato con la “Fantasia in sol minore” di Franz Schubert e con la celeberrima, profondissima e leggiadra, “Fantasia in fa minore” del medesimo autore, per poi passare a una composizione dello stesso Marco Sollini presentata all’Abbadia di Fiastra in prima assoluta, recentissima e scritta appositamente per l’occasione, nello scorso giugno: “L’abbaye dans les bois”, un brano ispirato dall’atmosfera incantata e dal bosco circostante l’abbadia, dalla sacralità del luogo, dal pensiero di un popolo e di un territorio colpito duramente dagli eventi sismici degli ultimi anni. Il programma è proseguito con il grande Poema Sinfonico n.4 “Mazeppa” di Franz Liszt, ispirato da un testo di Victor Hugo e, per finire, la grandiosa versione originale per pianoforte a quattro mani, realizzata dallo stesso autore, del famoso Bolero di Maurice Ravel, brano con il quale i due Maestri hanno fatto sfoggio del loro grande virtuosismo, raccogliendo una ovazione finale. È stato un concerto impegnativo, con un repertorio di grandissima atmosfera e alchimia sonora perfettamente interpretato dal duo pianistico. Graditissima tra gli spettatori la presenza del celebre soprano Raina Kabaivanska, amica dei musicisti Sollini e Barbatano.

9 settembre 2018

A 4 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti