L’Ordine degli Architetti alza la voce: osservazioni e diffide

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Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Macerata fortemente motivato, fin dal suo insediamento, alla promozione della qualità architettonica e alla valorizzazione delle professioni applicate nel recupero del territorio provinciale, colpito dal sisma del 2016, si è reso disponibile a collaborare con tutte le istituzioni pubbliche e private che intendano promuovere politiche concorsuali di livello progettuale, ritenendo il progetto l’unica fase ove si coniugano conoscenza, competenza e condivisione dei valori territoriali in una valutazione critica di scelta, fondamentale per una coerente, economica ed efficace attuazione degli interventi.

 

Coinvolto il Consiglio Nazionale

In riferimento al Concorso di idee per la riqualificazione e valorizzazione del centro storico di Macerata, l’Ordine degli Architetti PPC di Macerata ha coinvolto il CNAPPC per una valutazione di merito super partes a garanzia dei concorrenti, il quale ha interloquito il Bando, inducendo il Comune di Macerata a modificare alcuni articoli ed a prorogare la data di scadenza del Concorso.

 

Le osservazioni

Purtroppo il Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Macerata non é stato consultato né nella primaria stesura del Bando né nella revisione successiva dal Comune, nonostante sia stato espressamente consigliato dal CNAPPC nella nota inviata al Comune il 20/07/2018 a firma del Vice Presidente Nazionale Arch. Rino La Mendola, per cui le modifiche apportate dal Responsabile Comunale ing. Tristano Luchetti risultano solo e soltanto elusive delle puntuali osservazioni sollevate:

1 – il complesso degli elaborati richiesto ai partecipanti appare eccessivo, sproporzionato all’ambito del concorso di idee e in rapporto all’entità del montepremi di cui è dotata la procedura;

2 – non sono riportate indicazioni circa le modalità di composizione della Commissione giudicatrice;

3 – quanto indicato ai commi 5 e 6 dell’art. 15, in merito ai successivi sviluppi della procedura, non appare conforme ai contenuti della norma richiamata nello stesso comma 5.

 

La segnalazione e la diffida

Pertanto in forza della responsabilità di mandato, il Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Macerata, rappresentato dal suo presidente arch. Vittorio Lanciani, si trova costretto a segnalare a tutti gli iscritti di valutare la propria partecipazione, ravvisando nel Bando medesimo la mancanza delle caratteristiche indispensabili di tutela della professione e di rispetto dei diritti d’autore dei concorrenti, nonché un’alquanto sommaria conformità alla legge 50/2016, soprattutto con le modifiche apportate.

Diffida inoltre gli iscritti a partecipare a qualsiasi titolo alla Commissione giudicatrice e comunica che intende perseguire come atto lesivo dell’esercizio della professione l’eventuale partecipazione di architetti professionisti abilitati, ma non iscritti agli Ordini degli Architetti PPC, alla Commissione Giudicatrice, i quali alla data odierna non abbiamo esplicitamente inserita tale funzione nel contratto di lavoro con l’Ente pubblico.

Il Presidente, Arch. Vittorio Lanciani

21 settembre 2018

 

Allegato

Note esplicative redatte dal Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Macerata

  1. In merito all’applicazione del Codice appalti legge 50/2016 art.156
  • concorsi di idee finalizzati all’acquisizione di una proposta ideativa da remunerare con il riconoscimento di un congruo premio. ……….Il bando prevede un congruo premio al soggetto o ai soggetti che hanno elaborato le idee ritenute migliori.

I premi proposti sono del tutto inadeguati e fuori scala rispetto al livello di elaborati richiesti e l’importo dei lavori dichiarato che ammonta a circa 6.000.000,00 di euro: La congruità va intesa come giusto rapporto tra la complessità della materia, la capacità professionale espressa dai concorrenti, il risultato proposto a soddisfazione delle attese del Comune di Macerata; la non congruità rileva scarsa attenzione alle prestazioni professionali dei concorrenti ed al rispetto delle categorie professionali impegnate.

  • Sono ammessi al concorso di idee, oltre che i soggetti ammessi ai concorsi di progettazione, anche i lavoratori subordinati abilitati all’esercizio della professione e iscritti al relativo ordine professionale secondo l’ordinamento nazionale di appartenenza, nel rispetto delle norme che regolano il rapporto di impiego, con esclusione dei dipendenti della stazione appaltante che bandisce il concorso.

Non è specificata che la non appartenenza agli Ordini Professionali dei Consulenti e Collaboratori può riguardare solamente attività complementari a quella dei professionisti iscritti per le quali non è previsto il sistema Ordinistico, con espressa esclusione per i soggetti che non possono partecipare se sono espressione di attività prevista nel sistema Ordinistico.

  • ……nel bando non possono essere richiesti elaborati di livello pari o superiore a quelli richiesti per il progetto di fattibilità tecnica ed economica…

Gli elaborati minimi richiesti ed il livello di definizione dei particolari con scala di rappresentazione obbligata sono eccesivi per il livello  richiesto per un Concorso di idee, sono in quantità elevata a causa della complessità dei temi e delle diverse location che si chiede di affrontare, che costituiscono anche aggravante nella valutazione della congruità dei premi

  • L’idea o le idee premiate sono acquisite in proprietà dalla stazione appaltante, previa eventuale definizione degli assetti tecnici, le quali possono essere poste a base di un concorso di progettazione o di un appalto di servizi di progettazione.

In merito non esiste alcuna specifica nel bando che tuteli i partecipanti sotto il profilo della proprietà degli elaborati e dei diritti d’autore; deve essere specificato che il Comune di Macerata ha la facoltà di acquisire i diritti soltanto dei progetti premiati e solo dopo aver proceduto alla “eventuale definizione degli assetti tecnici” nell’ottica del prosieguo dell’attività professionale e dei livelli di progettazione. La disposizione contenuta nel Capo IV art. 16 è in contrasto con tale disposizione. Sarebbe inoltre necessario a maggior chiarimento, che ogni ulteriore interesse del Comune di Macerata per idee o spunti contenuti negli elaborati non premiati, dovranno essere oggetto necessariamente di una trattativa privata per lo sfruttamento da parte del Comune di Macerata; in caso contrario l’idea non potrà mai essere utilizzata.

  • In caso di intervento di particolare rilevanza e complessità, la stazione appaltante può procedere all’esperimento di un concorso di progettazione articolato in due fasi. La seconda fase, avente ad oggetto la presentazione del progetto di fattibilità, ovvero di un progetto definitivo a livello architettonico e a livello di progetto di fattibilità per la parte strutturale ed impiantistica, si svolge tra i soggetti individuati sino ad un massimo di dieci, attraverso la valutazione di proposte di idee presentate nella prima fase e selezionate senza formazione di graduatorie di merito e assegnazione di premi.

Il tema proposto dal Comune di Macerata è particolarmente complesso e pertanto procedere al Concorso a due livelli è in questo caso è una opportunità da utilizzare più che una facoltà riservata.

  1. In merito alla formulazione del Bando,
  • al Capo III art. 12 – Composizione della Commissione giudicatrice

non è specificato che i due tecnici espressi dal Comune di Macerata devono essere iscritti ad Ordini e/o Collegi professionali; requisito necessario ed indispensabile per rendere omogenea ed equivalente la composizione della Commissione Giudicatrice.

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