Ancora una ingiuria all’abbazia di Sant’Eustachio

Print Friendly, PDF & Email

Come se non bastassero i terremoti ci si mette anche la mano dell’uomo a distruggere le antiche vestigia di una delle più suggestive abbazie del nostro territorio, quella di Sant’Eustachio in Domòra (https://www.larucola.org/2013/04/29/sant-eustachio-in-domora/). Dello scempio si è accorto l’architetto Luca Maria Cristini (sue le foto) che ha subito lanciato l’allarme sui social: è stata demolita parte delle murature residue dell’abbazia che, ricordiamo, risale al secolo XI. È inspiegabile l’abbattimento di quel poco che restava della parte abitativa del monastero: conci e una parte consistente dello stipite del portale dell’edificio monastico sono stati demoliti e i conci, verosimilmente rimossi con una ruspa, si trovano adesso sul greto del torrente. 
Il sisma stavolta non c’entra: il misfatto è di certo opera dell’uomo…
Mentre la chiesa attende interventi e una urgente messa in sicurezza, nonostante i ripetuti appelli nessuno si attiva, e ora anche quel che resta dell’abbazia viene demolito! Il tutto accade a pochi giorni dalla decisione dello stanziamento di fondi, da parte della Regione Marche, per la valorizzazione dell’Antica Via Romano-Lauretana a cui l’abbazia deve la propria esistenza. 
L’auspicio è che le autorità intervengano con urgenza, non solo per il recupero delle macerie ma anche per fare luce sui fatti.

17 dicembre 2018

A 7 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti