Comitato pro Ospedali Pubblici Marche sul piede di guerra

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Lunedì 28 gennaio il Comitato Pro Ospedali pubblici Marche, chiamando a raccolta davanti a Palazzo Raffaello, sede della Giunta Regionale, i Direttivi dei Comitati Pro Ospedali Pubblici sparsi per la regione, ha riscontrato un enorme successo, avendo visto la partecipazione di gruppi organizzati per l’interesse degli indifesi, provenienti da tutte e cinque le Provincie delle Marche. Molto nutrita la rappresentanza di tutto il territorio medio/alto dell’entroterra marchigiano.

 

Il segnale e la certezza

La manifestazione, decisa proprio nel giorno in cui la Giunta Regionale, presieduta da Ceriscioli, aveva annunciato l’approvazione del Nuovo Piano Sanitario Regionale 2019/2021, ha avuto lo scopo di dare un chiaro segnale della disapprovazione e dello sdegno sulle indiscrezioni sempre più concrete, poi confermate dallo stesso Presidente Ceriscioli ai Sindaci, e cioè che il Nuovo Piano Sanitario del PD, dell’UDC, dei Socialisti e dei Verdi, è impostato su un Unico Presidio Ospedaliero Provinciale, con un Unico Pronto Soccorso Provinciale.

 

L’Infermiere di comunità

Tutto è impostato nella riconversione degli Ospedali attualmente esistenti in strutture territoriali (Case della Salute Ambulatorio/Cronicari) e nella (sic!) diagnostica mobile, oltre che nel rilancio azzardato e aberrante dell’infermiere di comunità in assenza di ospedali (perché chiusi) o in presenza di nosocomi miseramente riconvertiti. Il Comitato considera tale impostazione socialmente e sanitariamente scellerata. Così è stata considerata dai consiglieri regionali di minoranza della Commissione Sanità Regionale: Leonardi (FDI), Pergolesi (M5S), Malaigia e Zaffiri (Lega), che hanno acquisito le richieste del Comitato regionale, totalmente contrarie alla politica sanitaria di Ceriscioli e del PD, capofila di una sinistra sempre meno popolare.

 

In provincia di Pesaro 22 Sindaci favorevoli alla Sanità policentrica

Noi siamo per la assoluta  negazione dell’ospedale unico provinciale, per il mantenimento e potenziamento delle attuali strutture ospedaliere e per la  immediata riapertura dei 13 ospedali chiusi dalla Giunta Ceriscioli a fine 2015. Per iniziare un vero e serio rinnovamento le coperture “economiche” si vadano a reperire con durissimi tagli al settore amministrativo e amministrativo/dirigenziale in particolare. Le infelici chiusure di 13 Ospedali hanno dato il colpo di grazia agli intasamenti inenarrabili attualmente all’ordine del giorno in tutti gli Ospedali di rete e alla Mobilità passiva, in massima parte causata da interventi di media/bassa entità, come tutti i Comitati presenti hanno confermato. La Giunta regionale, da oggi, peggiora la situazione dei cittadini, mentre sia il Comitato regionale che tutti i comitati aderenti vanno incontro alle esigenze dei cittadini, rappresentando loro disperazione e proponendo una Sanità policentrica, come l’hanno proposta, nell’ultima Conferenza dei Sindaci, ben 22 sindaci della provincia di Pesaro sui 23 presenti, tra cui, i Sindaci Baldelli di Pergola e Bonci di Fossombrone, encomiabilmente presenti alla odierna manifestazione.

 

Occhio ai Comitati…

La mobilitazione di massa, da parte nostra, foriera anche di una precisa valutazione pre-elettorale per le prossime elezioni Regionali, sarà ben organizzata per il giorno in cui il Consiglio regionale discuterà il piano sanitario in maniera definitiva. Ma a questo punto definitiva sarà anche la valutazione della gente che, di fatto, vede ormai i Comitati come l’unico appiglio credibile stante la pochezza dei politici. E state pur certi che i Comitati si daranno da fare per diffondere e far conoscere le situazioni…

Carlo RuggeriPresidente del Comitato Pro Ospedali Pubblici Marche

29 gennaio 2019

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