A Chiesanuova di Treia, dove avanzano i lavori per la ristrutturazione della chiesa colpita dal terremoto, gli 811 abitanti non fanno altro che votarsi ai santi Vito e Patrizio, i patroni parrocchiali, pregandoli di risparmiar loro la pestilenza odorifera alla quale sono sottoposti. Camion su camion ogni giorno scaricano tonnellate e tonnellate di “manure” (concime) su alcuni campi accoglienti, disponendole in mucchi ordinati.
Il compost, di cui non si conosce la provenienza precisa (deiezioni animali o sostanze derivate dalla lavorazione dei rifiuti organici?), una volta depositato in cumuli andrebbe interrato entro 48 ore. Ammettendo che ciò sia eseguito (ma non sempre) avviene con una lavorazione a catena, perciò in zona ci sono sempre cumuli fermi in attesa di interramento.
Da alcune settimane le operazioni di scarico non si arrestano mai, i depositi crescono e, tra l’altro, i trasporti sono effettuati spesso con camion e rimorchi senza copertura. Pertanto gli agenti puzzolenti aggrediscono senza interruzione le nari degli sfortunati abitanti, tra cui anziani e malati, che non possono nemmeno aprire le finestre per un cambiamento d’aria.
La popolazione impotente di fronte a questa aggressione olfattiva, nonché di fronte all’invasione di insetti molesti attratti dalla decomposizione organica, è stanca e sfiduciata ed, essendo questo problema ricorrente negli anni, è persino dubbiosa sull’esito di una denuncia agli organi preposti al controllo Potrà aiutare una segnalazione agli organi d’informazione?
Paolo D’Arpini
23 febbraio 2019