Il Decreto Sblocca Cantieri è finalmente divenuto legge

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Riceviamo e pubblichiamo dalla On. Patrizia Terzoni (M5S), vice Presidente della Commissione Ambiente della Camera sul Decreto Sblocca Cantieri appena divenuto legge .

“Il Decreto Sblocca Cantieri è un momento fondamentale per semplificare e migliorare le norme sulla ricostruzione e la rinascita delle aree colpite dal sisma 2016. Già i provvedimenti approvati in sede di Governo andavano in questa direzione ma le molteplici novità introdotte dal Decreto hanno ulteriormente migliorato un testo che deve risolvere le tante criticità presenti nelle norme che il precedente governo avevano varato, creando una situazione di blocco inaccettabile nelle aree colpite dal sisma. Questa maggioranza e il Governo confermano così l’attenzione verso i diritti e i bisogni dei cittadini e delle imprese del cratere.

 

Tra i provvedimenti più importanti

I comuni potranno occuparsi delle istruttorie per la ricostruzione agli edifici privati con danni classificati con esito “B” o “C” ed “E” limitatamente al livello operativo “L4”. Rafforziamo il contingente di personale impegnato a vagliare le pratiche con 200 unità di personale insieme ai già presenti 700 funzionari in tutta l’area del cratere e inoltre si autorizzano i Comuni alla stipula di contratti di lavoro autonomo di collaborazione coordinata e continuativa per il 2019 e 2020, di personale di tipo tecnico o amministrativo-contabile. Si stanziano inoltre 5 milioni per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza di strade e infrastrutture per comuni con una popolazione superiore ai 30.000 abitanti, quindi Ascoli Piceno, Rieti, Teramo, Macerata, Fabriano e Spoleto.

Per quanto riguarda i cittadini e imprese abbiamo prorogato fino a ottobre 2019 la restituzione dei contributi e versamenti fiscali della cosiddetta “busta paga pesante”. Abbiamo esteso ai professionisti i benefici della ZFU già in vigore per le aziende, sia per chi già aveva un attività sia per chi voglia intraprendere una nuova iniziativa economica. Per queste misure ci sono a disposizione circa 142 milioni di euro estendendo la proroga fino al 2020, 

Si consente altresì l’installazione di strutture abitative temporanee e amovibili, da parte dei proprietari degli immobili inagibili, nelle zone maggiormente colpite dagli eventi sismici. Tutto per favorire il ritorno anche durante i periodi feriali. Da oggi inoltre chi vorrà vendere la propria abitazione danneggiata non perderà più il contributo alla ricostruzione. 

Un’ulteriore modifica disciplina le modalità di selezione dell’impresa esecutrice dei lavori di ricostruzione. D’ora in poi si dovrà tener conto solo delle imprese iscritte nell’Anagrafe antimafia. Abbiamo anche messo un limite alla concentrazione degli incarichi in poche aziende per evitare ovvie ripercussioni sui tempi della ricostruzione ed effetti perversi sulla stessa economia locale. Lo stesso varrà per gli interventi relativi alle opere pubbliche, compresi i beni culturali di competenza delle diocesi e del Ministero dei beni culturali.

Inoltre per le norme già introdotte su esenzione delle imposte comunali sulle insegne nonché la tassa per l’occupazione di suolo pubblico lo Stato rimborserà i comuni per i mancati introiti.

Non solo continuiamo a rimediare a errori fatti in passato ma si introduciamo novità rilevanti che non riguardano solo le aree del Sisma 2016 ma anche le normali procedure utili per salvare vite umane nelle emergenze. Sono infatti orgogliosa dell’Art.28 che introduce il sistema di IT-Alert in caso di emergenza da attivare con messaggistica social. Questa normativa permetterà di organizzare al meglio la segnalazione di allerta alla popolazione salvando così tante vite umane durante sismi, alluvioni, eruzioni, nevicate e altri eventi calamitosi”.

14 giugno 2019

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