Cingoli, arriva la riduzione “estiva” di 20 posti letto all’ospedale

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“Il presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli, si limita a dire che la rimodulazione e l’accorpamento dei reparti è una prassi, allora evidentemente qualcosa non funziona se, puntualmente, con l’arrivo dell’estate, ritornano gli stessi problemi che già avevo evidenziato negli anni passati”. Esordisce così Elena Leonardi, il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia. “Sacrosanto il diritto alle ferie dei dipendenti, ma altrettanto quello dei pazienti a curarsi e ad usufruire dei migliori servizi possibili, e la programmazione dovrebbe servire proprio a questo, a garantirli entrambi senza disagi per gli uni o per gli altri”.

È laconica e decisa la Vicepresidente della Commissione Sanità, dopo la discussione dell’interrogazione sulla situazione dell’Ospedale di Cingoli e la riduzione dei posti letto causa ferie del personale. La Leonardi nel suo atto evidenziava il fatto che per il presidio di Cingoli, il piano ferie 2019, redatto dall’Area Vasta 2, risulta accompagnato da un prospetto analitico che vede la riduzione di posti letto con accorpamenti nell’ambito di una riorganizzazione di reparti per il periodo estivo.

Nello specifico si assisterebbe a una riduzione di ben 20 posti letto: 10 del reparto cure riabilitative e 10 delle Cure Intermedie o, come più recentemente affermato 15 dal DPA e 5 dalle Cure intermedie.

Disagi che si stanno manifestando non solo a Cingoli, ma nell’intera Area Vasta 2, come hanno riportato le cronache delle ultime settimane.

“Nel caso particolare dell’ospedale di Cingoli – prosegue la Leonardi, che già aveva interrogato l’assessore alla sanità sulla chiusura di sale operatorie nell’Area vasta 3 durante il periodo estivo – c’è una forte preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni locali, tanto che l’argomento è stato dibattuto con forza anche nel primo consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione.

Un atto, quello che ho voluto presentare alla giunta, volto soprattutto alla sensibilizzazione in merito a una situazione che crea apprensione non solo per il periodo estivo, ma in generale per il futuro di questo presidio ospedaliero delle aree interne, come anche i rappresentanti locali di Fratelli d’Italia non mancano di sottolineare, tenendo costantemente monitorata la questione.  Un presidio, quello di Cingoli, che vive nel timore generalizzato e costante di un depotenziamento dei servizi, sulla scorta delle politiche che l’attuale governo regionale ha portato avanti in questi quattro anni, a scapito delle aree interne e montane.

Una politica che grava ancora di più su realtà come quella dell’ospedale di Cingoli – continua il capogruppo Leonardi – che nonostante potrebbe averne tutte le caratteristiche, continua a non essere riconosciuto in area disagiata dalla Regione”.

Continue restano l’attenzione e la battaglia per le problematiche dell’entroterra marchigiano e in particolare legate alla sanità e alle politiche della giunta regionale, che gravano ancora di più se messe in collegamento con le conseguenze del sisma, il rischio di spopolamento e l’importanza che, invece, deve avere il mantenimento di certi servizi essenziali sul territorio in difficoltà come garanzia del futuro dell’intera fascia appenninica.

4 luglio 2019

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