La “Madonna della Rosa” sconfigge la furia devastatrice del sisma

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La “Madonna della Rosa” da San Placido di Ussita ritorna in vita dopo un cammino di restauro condotto generosamente e magistralmente dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma.

La statua in terracotta, contornata di rose di plastica con corone ed ex voto, segno di grande devozione per gli abitanti del minuscolo e bellissimo borgo, era stata ritrovata, all’indomani del terremoto, dai Carabinieri per la tutela del patrimonio artistico, disintegrata in centinaia di frammenti azzurri: più di 350 reperti furono classificati e conservati, insieme con migliaia di altre opere danneggiate.

L’immagine della Madonnina distrutta in mille pezzi girò sui social suscitando una commozione tale da far decidere una precedenza prioritaria per il suo restauro. L’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, proprietaria del bene, acconsentì immediatamente all’esecuzione del ripristino.

Cominciò così il paziente e certosino lavoro di restauro da parte dell’Istituto; vennero recuperati altri pezzi mancanti e la statua è ritornata a ergersi, elegante, solenne e splendida con tutti suoi ex voto anch’essi recuperati e restaurati.

E sono in molti oggi a gridare al miracolo o, comunque, a un fatto eccezionale, frutto della caparbietà di tante persone e di esperti che non si sono voluti arrendere alla furia devastatrice del terremoto, vincendo la difficile sfida.

6 luglio 2019

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