Nelle Marche si aggiornano le tratte ferroviarie: 5 le priorità

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Ad Ancona si è tenuto in mattinata a Palazzo Raffaello, in Regione Marche, l’incontro tra il Presidente della Regione Marche e i Parlamentari nazionali e i Consiglieri Regionali dei vari schieramenti politici per illustrare le priorità rispetto all’implementazione della rete ferroviaria. 

“Si tratta delle medesime priorità individuate a livello parlamentare durante lo studio del Progetto di sviluppo quinquennale di RFI lo scorso novembre”, commentano i senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Lavori Pubblici e Trasporti, di cui Mauro Coltorti ne è anche Presidente, presenti all’incontro insieme con il Consigliere Regionale pentastellato Gianni Maggi. 

 

Le priorità

1 – raddoppio della tratta PM 228 Albacina sulla Linea Orte – Falconara (costo stimato 77,6 milioni di euro);

2 – elettrificazione della tratta Macerata – Albacina (70 milioni di euro);

3 – la soppressione di circa 70 passaggi a livello su tutte le linee;

4 – avvio degli studi di fattibilità per l’arretramento della ferrovia adriatica;

5 – linea trasversale centrale “ferrovia dei due mari nel tratto Ascoli Piceno – Antrodoco.

“L’aggiornamento del piano, previsto in settembre-ottobre, permetterà di dare a queste opere una elevata priorità. In particolare la linea Orte-Ancona assicura la connessione Tirreno-Adriatico. All’interno del tratto Orte – Falconara, che presenta vari tratti già raddoppiati, la priorità è stata riconosciuta al tratto Fabriano – Albacina (77 milioni di investimento già presenti nel Contratto 2017/2021 ma non finanziati) che permetterebbe la connessione non solo ad Ancona ma anche al tratto Albacina-Civitanova”, sottolinea Coltorti. 

 

Spostare la ferrovia dalla costa

Commenta Giorgio Fede: “Lo scorso anno il piano, preparato dal Governo Gentiloni, era stato approvato perché conteneva gli interventi di manutenzione e sicurezza a cui il Governo attuale aveva dato priorità massima. È stato dunque assicurato il massimo impegno di ciascun parlamentare ognuno per il proprio ruolo a favore degli interventi evidenziati. Lo studio di fattibilità dell’arretramento della Ferrovia permetterà di comprendere i costi e benefici di questa opera, che libererebbe la costa dal traffico ferroviario. È un’opera da tempo richiesta soprattutto dagli abitanti della costa ma che nessun governo precedente aveva voluto anche solo considerare”.

 

Meno traffico su strada, più su ferrovia

Ribadisce Giorgio Fede: “Tutte le forze politiche hanno concordato che l’obiettivo da raggiungere è spostare quanto più possibile il traffico dal gommato al ferro per assicurare un servizio pubblico efficiente e che rispetti la sicurezza ambientale. In particolare le due linee Fabriano-Ancona e Fabriano-Civitanova assicureranno la connessione tra costa ed entroterra. L’esempio del tratto San Benedetto-Ascoli che ha visto un incremento del 30% dei passeggeri indica che questa strada è premiante e sostenuta dai cittadini”. 

 

Metropolitana di superficie

Conclude Mauro Coltorti: “Sarebbe fondamentale riattivare anche linee ferroviarie dismesse come la Fabriano Pergola e la Fano-Urbino. Non solo per fini turistici, ma come avvenuto in varie regioni italiane, la linea Fano Urbino potrebbe costituire una metropolitana di superficie tra la costa e la montagna”. 

 

I partecipanti

All’incontro hanno partecipato il Presidente Ceriscioli, la vicepresidente Anna Casini, l’assessore Angelo Sciapichetti, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, i parlamentari Andrea Cecconi, Mauro Coltorti, Giorgio Fede, Tullio Patassini, Giuliano Pazzaglini e i consiglieri regionali Sandro Bisonni, Gianni Maggi, Boris Rapa, Sandro Zaffiri. 

23 luglio 2019

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