Trebbiatura del grano, appuntamento importante per la famiglia colonica

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Sono molti i ricordi che si affollano nella mente di un uomo anziano e fra i tanti, in questo periodo dell’anno, c’è quello della festa più importante, oltre quelle religiose, per la nostra famiglia colonica: la trebbiatura del grano. Era un momento clou per due motivi.

 

Il primo motivo

Per un periodo lungo quasi un mese, fra mietitura e trebbiatura, le famiglie di una intera zona si riunivano ogni giorno in una casa diversa, per aiutarsi nello svolgimento dei lavori. La fatica era tanta, e durava anche per dodici ore al giorno, con sei brevi intervalli per le sei “mangiate”. Il tutto avveniva in serenità e allegria con scambi continui di battute, per cui il tutto aveva un grande valore sociale.

 

Il secondo motivo

Una importanza fondamentale per la famiglia era la quantità del raccolto del grano. Il fattore divideva il pro dotto in due parti: una padronale che andava sotto la capanna e poi sarebbe stata conferita al consorzio agrario o a un mulino, la seconda, quella del contadino, veniva portata, a spalle, in soffitta ed era custodita amorevolmente dal colono. A portare i sacchi del peso di 101 chilo e mezzo (un chilo per il calo del grano che si asciugava e mezzo per il peso del sacco) erano i giovanotti più robusti, motivo per cui  questo era il “supermercato” delle ragazze che cercavano marito. Se il raccolto fosse stato abbondante la famiglia per tutto l’anno avrebbe mangiato pane bianco e le vergare avrebbero impastato tagliatelle, paste varie e dolci in abbondanza e il grano avanzato sarebbe stato venduto a febbraio quando il prezzo aumentava. Se, invece, il raccolto fosse stato scarso, da gennaio si sarebbe mangiato “lo pà mischio” (il pane mescolato), composto da metà farina di grano e metà farina di granturco. Se l’annata, malauguratamente, fosse andata davvero male allora si sarebbe mangiato “lo pà de granturco”, ossia il pane fatto solo con farina di mais. Le varie limitazioni valevano anche per la pasta fatta in casa e per i dolci che le vergare producevano con gran bravura. Ecco i motivi per cui la festa della trebbiatura era un momento dei più belli e importanti dell’anno. Oggi, e aggiungiamo purtroppo, tutto questo è rimasto solamente un bel ricordo per chi lo ha vissuto.

Cesare Angeletti

9 agosto 2019

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