“Dal bar Jamaica al Nino Café: asse Milano-Macerata”

Print Friendly, PDF & Email

Evento artistico al Nino Cafè di Macerata con il vernissage della mostra “Dal bar Jamaica al Nino Café: asse Milano-Macerata”, curata da Daniele Taddei.

L’opening sarà il 20 ottobre 2019 e la esposizione si potrà visitare fino al 12 gennaio 2020.

 

I luoghi d’incontro, confronto e scontro del ‘900

Nell’Europa del ‘900 i caffè, le vecchie osterie sono stati luoghi di incontro, di confronto, e perché no, anche di scontro. Lì dentro le barriere sociali erano più fragili e meno insormontabili, questo favoriva lo scambio di informazioni e notizie sulla città,  si manifestavano le idee e la loro progettualità, discussioni animate su iniziative artistiche, culturali, politiche.

Gli artisti e gli intellettuali abitavano per la maggior parte nel quartiere e i più dimoravano in squallide pensioni o locali angusti dove non mancano gli studi bui illuminati da una luce fioca.

Questa atmosfera surreale costringeva tutti ad uscire fuori di casa, nei bar, nelle latterie, nelle fiaschetterie, non solo per incontrare amici, ma il più delle volte, nelle giornate uggiose e fredde milanesi, per riscaldarsi e sorseggiare un lungo e zuccherato caffè.

 

Il bar Jamaica e i suoi frequentatori

È questo il clima che si respirava attorno al Jamaica, di lì a poco un vero polo di aggregazione di talenti, di intelligenze, di lungimiranti, che fecero di Milano negli anni ’50 e ’60  una fucina delle attività culturali e una palestra sempre aperta per sogni, idee e progetti.

Entrando nel vivo dei frequentatori si incontravano i protagonisti dei vari movimenti della scapigliatura milanese, dai Spazialisti, ai Nucleari, passando per i Realisti e gli Esistenzialisti, ovvero tra i protagonisti dell’Arte e della Cultura del nostro Dopoguerra.

Numerosi sono stati gli ospiti del Jamaica, partendo dagli immensi come Fontana, Manzoni, Castellani, Bonalumi, per arrivare a Crippa, Tadini, Chighine, Cavaliere, Cassinari, Guido e Sandro Somarè, Andrea Cascella, Verga, Vermi, La Pietra, Nanda Vigo, Biglione, Balestrini, Baj, i fotografi Mulas e Dondero.

 

I 14 al Nino Cafè

La carrellata è ancora più lunga e a questi aggiungiamo i 14 che allietano le pareti del “Nino Cafè”, il numero sfiora di sicuro un’alta percentuale degli abitudinari del Jamaica. I 14 rispondono ai nomi di Ajmone, Banchieri, Bergolli, Carmassi, Cazzaniga, Ceretti, Dangelo, Ferroni, Morlotti, Peverelli, Recalcati, Romagnoni, Sordini e Vaglieri.

Nella mia recente visita a Milano sono entrato al Jamaica, i personaggi e gli avventori non erano gli stessi, ma si respirava comunque il “profumo” di un vissuto, vissuto che ho voluto toccare con mano sfiorando le piastrelle che coprivano le pareti del bar, una vera emozione!

Daniele Taddei

16 ottobre 2019

A 9 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti