Si è svolta a Civitanova Marche sabato 9 novembre 2019 la partecipatissima e riuscitissima Assemblea Regionale aperta del COMITATO PRO OSPEDALI PUBBLICI MARCHE, comitato regionale a tutela della sanità marchigiana e a difesa degli ospedali pubblici, a cui aderiscono oltre 15 comitati locali delle 5 province marchigiane: dall’interno pesarese alla provincia di Ascoli Piceno; dal fermano alla provincia di Ancona con i comitati di Fabriano, Jesi e Senigallia; dai Sibillini e l’appennino marchigiano, passando per località collinari come Recanati, Loreto, Pergola, fino ad arrivare a città costiere come Civitanova Marche, San Benedetto, Pesaro, Fano.
Relatori e partecipanti
Hanno condotto l’assemblea il presidente regionale del comitato Carlo Ruggeri, la presidente provinciale Giovanna Capodarca e la vicepresidente provinciale dott.ssa Beatrice Marinelli, figura tecnica del comitato regionale impegnata da tempo nella conduzione di assemblee e incontri pubblici con finalità informative e divulgative in tutta la regione. Presenti i presidenti e i direttivi di tutti i comitati per la sanità aderenti, ma anche comitati collaterali, professionisti, operatori del settore sanitario, privati cittadini, politici, rappresentanti delle istituzioni. Tra questi ultimi i civitanovesi Pierpaolo Borroni, Sergio Marzetti, Stefano Massimiliano Ghio, ma anche tre sindaci storicamente molto battaglieri in materia di sanità pubblica: Francesco Baldelli, per 10 anni sindaco di Pergola (PU); Filippo Saltamartini, due volte sindaco di Cingoli (MC), attualmente vicesindaco; Riccardo Treggiari, già sindaco di Amandola.
Quattro punti programmatici
Dopo l’introduzione della presidente provinciale, è stato il presidente del comitato regionale Carlo Ruggeri, dando voce alle numerose segnalazioni che pervengono al comitato circa le croniche lungaggini delle liste d’attesa per visite e prestazioni e gli affollamenti dei pronto soccorso, ad illustrare i 4 punti programmatici del Comitato Pro Ospedali Pubblici Marche ossia:
1) la contrarietà agli ospedali unici provinciali;
2) il mantenimento degli ospedali attuali;
3) la riapertura parziale dei 13 ospedali che nei soli ultimi 4 anni sono stati declassati in case della salute e cronicari, diventando di fatto ospedali “chiusi a porte aperte”;
4) l’implementazione di piccoli punti di assistenza sociosanitaria nelle zone montane e più impervie.
La relazione tecnica
L’assemblea è proseguita con l’accurata relazione tecnica della Dottoressa Beatrice Marinelli che dopo aver ripercorso le tappe normative nazionali e regionali in ambito di sanità pubblica, ha sottolineato i fattori e i provvedimenti che hanno condotto alla situazione attuale e alle ripercussioni anche gravi sui cittadini, sui malati, sulle famiglie. Ha illustrato dettagliatamente le criticità e gli elementi di preoccupazione contenuti nel nuovo piano socio-sanitario regionale in via di approvazione in queste settimane in Regione Marche. Preziosi i contributi di tutti i comitati delle cinque province che sono intervenuti in assemblea relazionando le specifiche situazioni di carenze e disservizi nei diversi ospedali dei rispettivi territori.
Sono convenuti in una linea unitaria, congiunta e condivisa da attuare nei prossimi mesi per un’azione sempre più determinante e incisiva sulle scelte politiche strategiche e organizzative prossime venture.
11 novembre 2019