“Il mistero della scatola di pietra: la capsella di Montecosaro”

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Un appuntamento da non perdere per chi è affascinato dalle storie che non si leggono comunemente sui libri: domenica 15 dicembre alle ore 16:30, nel teatrino della parrocchia di San Claudio di Corridonia, Emanuela Properzi presenterà il suo libro “Il mistero della scatola di pietra: la capsella di Montecosaro” edito da Edizioni Nisroch.

L’autrice inizia il suo trattato mettendo subito in chiaro di non credere in toto alla teoria dell’Aquisgrana in val di Chienti, ritenendola riduttiva rispetto alla grandiosità dell’Impero carolingio e longobardo, ma vuole comunque sottolineare l’innegabile ricchezza e importanza delle nostre zone, ancora oggi testimoniate dalla presenza di tante chiese-monumento che vengono rivalutate grazie alle ristrutturazioni e grazie allo studio delle tecniche costruttive, delle opere d’arte in esse ancora esistenti come pittoriche, scultoree, lapidee e degli studi incrociati di antichi testi, non solo locali (per esempio farfensi, parmensi ecc.). Secondo Emanuela Properzi il territorio maceratese-fermano è stato spesso frequentato, attraversato dai regnanti carolingi, come attestato da numerose disposizioni e volontà lasciate scritte. Lo confermerebbe anche un particolare incredibile : secondo la scoperta e decifrazione di una scritta nascosta in un affresco presso la chiesa dell’Annunziata a Montecosaro, il piceno sarebbe il luogo di sepoltura di Carlo Magno.

Ma torniamo alla storia della capsella. Il personaggio centrale è San Paolino, con i suoi parenti santa Melania e il marito Piniano. Le reliquie di alcuni loro congiunti, nella capsella che dà titolo al libro, saranno il punto di partenza e ciò che oggi ci resta di un racconto intricato, che fa scrivere all’autrice questa considerazione: a volte, nella Storia, gli accadimenti reali hanno superato la fantasia. La capsella-reliquiario verrà utilizzata per conservare un prezioso documento firmato Ludovico il Pio, nascosto per secoli nella chiesa di Montecosaro, con tanto di sigillo del Vescovo di Fermo, che ritenne tale luogo più sicuro dell’Archivio canonicale fermano. Entreranno in scena altri illustri personaggi, importanti chiese, i libri sibillini, i Templari, gli Esseni, piogge meteoritiche. Tanti temi da approfondire con l’autrice nel corso dell’incontro. Presentazioni e saluti a cura di Alberto Morresi (Centro Studi San Claudio al Chienti), Mauro Garbuglia (Edi.Marca), moderatore Alvise Manni. Ingresso Libero.

10 dicembre 2019

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