Macerata, Marchiori (Lega): “Sono uscito dall’aula per carità di patria”

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In Consiglio Comunale il Sindaco Romano Carancini accusa di connivenza con il privato la Lega che gli ha scoperto le carte: sui milioni del lodo di via Trento rinvio della patata bollente alla prossima Amministrazione comunale

Andrea Marchiori, consigliere della Lega, è ancora sconcertato di come il Sindaco di un capoluogo di provincia abbia utilizzato il Consiglio comunale per lanciare accuse gravissime e infondate sulla persona e sul partito che hanno smascherato le manovre di giunta per coprire un errore che data da un decennio.

Afferma Marchiori: “La Lega parla con i fatti, Carancini riesce a rispondere solo con calunnie e ingiurie personali e il Partito Democratico, supinamente, approva la delibera della vergogna sulla palazzina di via Trento. Nessuna certezza di cancellare il danno di milioni di euro per le casse cittadine, ma solo il rinvio della patata bollente alla prossima Amministrazione comunale. Il Sindaco nella sua veste istituzionale non solo ha parlato chiaramente di connivenza della Lega con il privato, ma anche di quel coraggio che è lui il primo a non avere, visto che ha indicato come titolo della proposta di delibera un criptico ‘interventi di cui alla Legge Regionale in zone di recupero’ anziché un più chiaro riferimento alla sanatoria della irregolarità urbanistica della palazzina di Nuova Via Trento. Il sottoscritto, come altri, al momento della votazione è uscito dall’aula per carità di patria e non per mancanza della schiena diritta e delle responsabilità da cui è Carancini a scappare. Insomma, l’ha buttata in caciara perché la responsabilità politica del Partito Democratico messa nero su bianco in quella decisione voleva nasconderla non solo alla cittadinanza, ma pure ai Consiglieri comunali di maggioranza. La prova? Il consigliere di maggioranza Micozzi ha fatto le nostre stesse osservazioni”.

La Lega dunque rivendica di aver scoperchiato il vaso di Pandora di un Sindaco che, dopo aver ostentato vittoria sui giornali, è, lui sì, colpevole di aver esposto il Comune a un danno erariale milionario da cui cerca di smarcarsi modificando a colpi di maggioranza una delibera del 2009 della giunta di cui egli e l’Assessore ai Lavori Pubblici Narciso Ricotta erano rispettivamente Capogruppo e Consigliere comunale del PD.

Conclude Marchiori: “Carancini e PD maceratese state sereni. Nessuna calunnia, nessuna ingiuria, nessun gesto o discorso tracotante che offendono, prima di tutto la Società e la cittadinanza, riusciranno annullare le responsabilità del Sindaco, della Giunta e di tutto il vostro partito”.

12 dicembre 2019  

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