Ha detto il ministro dell’Energia dell’Azerbaijan, Parviz Shahbazov: âLa TAP (ndr: Trans Adriatic Pipeline) è una parte importante del progetto âCorridoio meridionale del gasâ (SGC), disegnato per la consegna del gas dellâAzerbaijan in Europa. Il gasdotto è costruito oltre il 90%. Secondo le nostre aspettative, il progetto sarĂ completato entro la fine di quest’anno”.
Brevi cenni sulla TAP
La capacitĂ iniziale del gasdotto, gli investimenti nel quale ammontano a 4,5 miliardi di euro, sarĂ di 10 miliardi di metri cubi di gas l’anno con la possibilitĂ di raddoppio. Si prevede che la costruzione della TAP sarĂ completata nel 2020, in modo che il primo gas azero giunga allâEuropa nello stesso anno.
Gli azionisti di TAP sono: British Petroleum 20%; SOCAR (Compagnia petrolifera statale dell’Azerbaijan) 20%; Snam 20%; Fluxys 19%; Enagas 16%; Axpo 5%.
Il percorso TAP inizierĂ dalla cittĂ greca Kipoi, al confine con la Turchia (dove è previsto il collegamento con il TANAP, un altro gasdotto inaugurato nello scorso dicembre in Turchia, e l’attracco in Italia del gasdotto è nel comune italiano di Melendugno, situato nel centro-est della penisola salentina, in Puglia.
Il gasdotto TAP: il nodo Puglia
L’8 gennaio 2020 la procura di Lecce ha rinviato a giudizio i vertici di Tap, Saipem e ditte salentine impegnate nell’opera, per danni ambientali. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha annunciato di voler chiedere un risarcimento per danno all’immagine “causato alla Puglia con la costruzione del gasdotto a Melendugno, la cui procedura di localizzazione oggi viene dichiarata illegittima dalla Procura di Lecce”. (Fonte Agenzia di stampa internazionale Sputnik)
Le zone fortemente sismiche
Ma quello che preoccupa maggiormente è il proseguimento del gasdotto lungo la penisola italiana, una opera a cura Snam Rete Adriatica Brindisi-Minerbio, del diametro di ben 120 cm, una infrastruttura di quasi 700 km di lunghezza (collegata a sua volta al TAP dell’Azerbaijan), che attraversa tutte le aree a piĂš elevato rischio terremoti dellâItalia centrale, compresi ben quattro crateri sismici tra Emilia, Umbria, Marche e Abruzzo, nonchĂŠ le zone di alto pregio naturalistico dellâAppennino (considerando,inoltre, che a lato, come non bastasse, insiste il fracking delle trivelle nell’Adriatico).
Questo gas non è per lâItalia
Queste opere servono esclusivamente al progetto di trasformare il nostro paese in un hub del gas, per l’import/export di metano, riservato al profitto del proponente. Sono scelte imposte dallâalto, non giustificate da finalitĂ di pubblica utilitĂ , perchĂŠ il gas che attraverserĂ il metanodotto non serve al fabbisogno dellâItalia ma alle operazioni commerciali private della Snam sul mercato internazionale degli idrocarburi.
Pesanti effetti sullâItalia
Con una vera e propria beffa, si scaricano i costi di unâinfrastruttura inutile e dannosa sulle bollette di tutti gli italiani e tutti i rischi sulle comunitĂ locali, che dovranno pagarne i pesanti effetti sul turismo, sullâagricoltura, su unâeconomia locale giĂ messa gravemente in ginocchio.
La decisione di trasformare l’Italia in un hub del gas è stata presa senza alcun dibattito pubblico e senza Valutazione Ambientale Strategica, in un paese che è tra i piĂš vulnerabili in Europa per il rischio sismico e quello idrogeologico, anche in previsione del successivo gasdotto, EastMed, progettato per far risalire il gas israeliano in Europa, sempre passando nel mezzo della Penisola Italiana.
Link degli articoli de âLa rucolaâ sulla TAP
http://larucola.org/2017/04/03/reportage-da-colfiorito-non-basta-il-sisma-ora-anche-il-gasdotto
https://www.larucola.org/2018/01/17/la-carovana-notap-nosnam-ha-fatto-tappa-a-tolentino
http://larucola.org/2017/12/03/il-ministro-calenda-minimizza-ma-la-situazione-e-ben-altra
http://larucola.org/2017/12/12/nuova-perla-dal-ministro-calenda-dicce-n-bo-ma-ce-si-o-ce-fai
Paolo D’Arpini – bioregionalismo.treia@gmail.com
Fonte: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/01/italia-sventrata-il-gasdotto-tap.html
11 gennaio 2020