Riceviamo e pubblichiamo, una nota da David Miliozzi, candidato Sindaco per “Macerata Insieme” alle elezioni comunali di Macerata.
La nota
La scuola è il perno della società, non un soprammobile che si può spostare alla bisogna.
In questi giorni molti cittadini si sono allarmati perché qualcuno ha sollevato la possibilità che gli studenti del Convitto, trasferiti al Pannaggi dopo il sisma del 2016, subissero un altro spostamento, stavolta ai Salesiani. C’è un finanziamento di 7 milioni di euro per la ristrutturazione del Convitto Nazionale, diamoci da fare. Ma per ottenere risultati bisogna fare squadra e noi di “Macerata Insieme” abbiamo ancora una volta l’impressione (vedi la Sovrintendenza), che la politica della nostra città debba recuperare l’ascolto e la capacità di fare squadra.
Sono insegnante e genitore, ho frequentato le medie al Convitto, una scuola con la vocazione di recuperare i ragazzi che spesso venivano lasciati ai margini.
Il Convitto Nazionale nasce come un’istituzione scolastica che permise dall’unità d’Italia in poi, per circa un secolo, la frequenza dei licei agli alunni dei piccoli centri periferici e ai ragazzi meritevoli ma poveri, permettendone così anche l’accesso all’università.
Oggi il Convitto ha una scuola primaria (prima e seconda elementare hanno due sezioni, terza, quarta e quinta una) e una scuola secondaria di primo grado, che ha formato 5 sezioni nei primi due anni e 3 sezioni nel terzo anno, ed è una scuola in crescita grazie al lavoro della Dirigente, dei docenti e del personale Ata.
Prima di aprire qualsiasi discussione su qualsiasi scuola bisogna ascoltare i Consigli di Istituto, i Presidi, i genitori.
Ci batteremo tutti insieme affinché l’Amministrazione mantenga la sua parola, affinché il Convitto non venga spostato dallo stabile di via Capuzi finché non sarà ristrutturato l’immobile storico di Piazza Marconi, e cogliamo questa occasione per parlare di un altro problema legato alle Scuole.
Tanti maceratesi non sanno che l’Ipsia “F.Corridoni” Sede di Macerata – Settore Elettrotecnica, è una scuola situata in un edificio condominiale in via Barilatti. Doveva essere una situazione provvisoria, una provvisorietà che dura da oltre 38 anni.
Anche questa è una Scuola con la vocazione di recuperare i ragazzi ai margini, molti dei quali, una volta diplomati, oggi sono imprenditori, ingegneri meccanici, elettricisti. Una scuola per l’occupazione, che forma e si occupa di futuro con la Domotica, le Energie alternative, Illuminotecnica e Nuove frontiere delle App.
Una scuola dove i ragazzi sono stipati in aule strette con poca luce, l’edificio di un privato a cui la Provincia paga l’affitto, un edificio senza palestra con una scala a chiocciola che esclude i ragazzi con disabilità.
Dobbiamo reagire tutti insieme a queste cose e rimettere la Scuola al centro del dibattito politico.
In questi ultimi anni abbiamo subito un atteggiamento da cui ci dissociamo, una politica a volte divisiva che spesso ha calato le sue decisioni dall’alto.
La strategia deve essere l’esatto contrario, partire dall’ascolto, non solo dei cittadini, ma anche delle Istituzioni e degli Enti presenti in città, in questo caso la Provincia. Serve dialogo, un confronto continuo con tutti i soggetti coinvolti.
Il Convitto, come il Pannaggi, nasce come Istituto scolastico. Quella è la loro funzione e tale deve rimanere. I due edifici sono di proprietà della Provincia.
La Procura può essere benissimo collocata dove attualmente c’è la scuola in via Barilatti e l’affitto verrebbe pagato dal Ministero di Grazia e Giustizia anziché dalla Provincia di Macerata.
La politica deve ricominciare a investire sulla scuola e sulla ricerca. Una città Capoluogo come Macerata questo deve fare, ma lo deve fare ripartendo dall’ascolto, costruendo obiettivo condivisi, e lavorando in sinergia con tutti.
David Miliozzi – “Macerata Insieme”
23 gennaio 2020