“Compagni di viaggio”, il nuovo libro di Paolo D’Arpini

Print Friendly, PDF & Email

Dato alle stampe “Compagni di viaggio”, l’ennesimo libro scritto da Paolo D’Arpini, che è una sorta di diario, una raccolta di aneddoti e di esperienze vissute assieme a personaggi particolari, diremmo “straordinari”, incontrati lungo il cammino spirituale. La via personale dell’autore è quella della spiritualità laica, quindi questi incontri con i “santi” sono narrati in modo molto informale senza alcuna enfasi o pretesa, cercando comunque di trasmetterne l’insegnamento o il messaggio ricevuto. In alcuni casi gli incontri non sono nemmeno avvenuti su un piano fisico ma su un piano elettivo. Il testo contiene resoconti di prima mano di alcuni momenti significativi vissuti assieme a diversi maestri, una narrazione di dialoghi e confidenze, le stesse che si raccontano tra amici nei momenti d’intimità, durante il ritorno alla nostra vera casa.

Leggiamo dalla postfazione di Caterina Regazzi: “…la lettura di certi suoi racconti, di cui molti sono compresi in questo libro, è stata per me un grande nutrimento, che mi ha fatto avvicinare ancora di più, di quanto non stessi già facendo da sola, ad un mondo di spiritualità in cui l’evento principale, più forte, è la “scoperta del Sé”. Eh sì, perché nonostante il contenuto più evidente in questo libro siano i racconti degli incontri di Paolo con vari santi e saggi, incontri diretti, fisici, ma a volte solo indiretti, i personaggi descritti e ricordati hanno avuto per Paolo, e indirettamente avranno sul lettore, lo scopo di aiutarlo a scoprire il proprio Sé, fungendo da specchio, in cui l’ente si riflette, vi vede e si riconosce. Il testo, a tratti, è un dialogo di Paolo con se stesso o forse con un ipotetico lettore … È una scrittura appunto “evocativa” che lascia al lettore la possibilità di immaginare … un finale tutto suo … Ognuno che leggerà questo testo, potrà trovarvi fatti, idee, immagini che gli “risuonano” o magari cose che lo infastidiranno, ma di certo questo libro non può lasciare indifferenti”.

Caterina Regazzi

27 febbraio 2020  

Sii il primo a dire che ti piace

Commenti

commenti