Fonte San Giuliano: scoperta, coperta e riscoperta

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Nonostante la promessa del Comune, per un intervento, è stata l’Amministrazione Provinciale, nella mattinata del 9 marzo, a rimuovere la frana che da anni ricopriva la cinquecentesca Fonte San Giuliano. Impegnata con i propri operai nei pressi, per ripulire i fossi e convogliare le acque di rifiuto, ha pensato bene di dare una “bennata” al terriccio e alle erbacce nel frattempo cresciute. L’architetto Silvano Iommi, presente, ha chiesto di ampliare l’area di intervento, ma la pala meccanica troppo grossa, non ha permesso, agli operai, di fare molto di più.

Già un anno fa, per questa fonte posta lungo la strada Potentina, o “Via Lauretana”, a due chilometri circa dalla città, Iommi e un amico, l’architetto Sauro Tombesi, decespugliarono il sito, con la promessa che il Comune, proprietario, avrebbe poi proseguito i lavori. Niente però è proseguito, per questo monumento cantato anche dal poeta Giuseppe Bartolini (“Il miracolo dell’acqua”) e illustrato, con una splendida incisione, da Giuseppe Mainini.

La leggenda narra che a questa sorgente Giuliano e il suo cavallo si dissetarono, prima di raggiungere contrada Isola di Madonna del Monte, luogo del suo eremitaggio ed espiazione come traghettatore da una sponda all’altra del fiume Potenza. Dal mascherone è ora “poesia” rivedere e riascoltare l’acqua beatamente sgorgare. Aggiunge l’architetto Silvano Iommi: “Il comune non si è attivato per questa Fonte, come ancora non si è attivato, nonostante le promesse, per Fonte Santa Maria Maddalena a valle del Convitto.

Mario Monachesi

12 marzo 2020

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