Le incongruenze maceratesi in periodo di coronavirus

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“Dopo il Cura Italia di Conte a chi toccherà fare il decreto ‘Cura Macerata’ che impedirà a Ricotta, Carancini e giunta comunale di continuare con schizofrenia da delibere e proclami? Questi solo negli ultimi giorni:

1 – gara sì, gara no grazie, anzi gara forse per la concessione della Rotonda dei Giardini Diaz;

2 – richiesta a Poste Italiane di tenere aperti più uffici ma semaforo in funzione come se niente fosse per raggiungere le poste del Centro;

3 – comunicato per invitare i maceratesi a stare a casa ma anche obbligo di consegna a mano di plichi con offerte economiche

4 – sensibilizzazione per la consegna della spesa a domicilio ma anche obbligo di speciale permesso per i negozianti che devono consegnare in centro storico dove c’è la ZTL”.

Lo evidenzia Andrea Marchiori, consigliere della Lega sottolineando le incongruenze tra normativa no-Covid19 e decisioni della giunta Maceratese.

“Avevo segnalato a sindaco e assessore che era assurdo non posticipare i termini di scadenza per la gara di concessione della Rotonda Diaz mentre l’Italia intera era ferma, tanto più che si richiedeva di consegnare l’offerta a mano, ma la risposta è stata no e adesso ne viene fuori un gran pasticcio – ricorda Marchiori– Senza entrare nel dettaglio: si poteva fare tutto tempestivamente nel rispetto delle norme e del buonsenso invece adesso l’amministrazione potrebbe paradossalmente trovarsi di fronte a ricorsi. Insomma, mai come di questi tempi, è compito della politica usare la testa piuttosto che le gambe: sacrificare qualche minuto di diretta face book per dedicarsi non solo a parole ai bisogni maceratesi non sarebbe male”.

26 marzo 2020

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