La tua grande mano che forte mi sorregge… “Babbo”

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Caro babbo, sin da quando son nato / mi accogli nella tua grande mano / che forte mi sorregge / mi coccola e mi protegge.

La tua forza mi dà subito sicurezza, / mi fa star bene la tua dolcezza.

Quando accarezzo il tuo volto barbuto / penso subito al mio babbo forzuto / e questo per me è di grande aiuto.

Babbo, babbo, babbo / grido a gran voce / e quando ho bisogno / tu accorri a pié’ veloce / tutto mi circondi

con il tuo abbraccio / chiudo gli occhi / e piacevolmente mi accovaccio.

Nella vita mi accompagni / affettuosamente / ed io voglio gridarlo / a tutta la gente.

Piangi con me, soffri con me, / ridi con me, gioisci con me / e in ogni circostanza di te babbo / non ne ho mai abbastanza.

Giochi con me, corri con me, / ti diverti con me / e se cado dalla bicicletta / tu mi curi in tutta fretta

Vieni, dai! Andiamo! / facciamo capriole sul prato / babbo mio adorato / e quando arriva la sera / insieme ci unisce una preghiera.

La notte allora mi fa meno paura / e, con te al mio fianco, / babbo, io mi rinfranco: / chiudo gli occhi inizio a sognare / e così mi sembra di volare.

Elisabetta Morresi

31 maggio 2020

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