Sisma: dopo 4 anni famiglie ancora in “casette di cartone”

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La situazione del territorio devastato dal sisma del 2016, e delle famiglie coinvolte, è terribile: a quattro anni di distanza le macerie ancora ingombrano i paesi dell’epicentro e non si parla di ricostruzione. Si sono succeduti i Commissari e le visite dei politici, sono state emesse delibere a raffica ma la situazione è bloccata: le persone vivono in “casette di cartone” quando non in container; in molti, troppi, si sono stabiliti altrove depauperando zone già in crisi abitativa.

Tolentino – zona container

L’ultima in ordine di tempo è accaduta a Roma e ce ne parla il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Marche: “La maggioranza boccia il nostro emendamento per sbloccare la ricostruzione post-sisma. L’ennesima scenetta PD e M5S: sul territorio vengono ad annunciare provvedimenti che poi in Parlamento negano continuamente. Avevo presentato al decreto Rilancio, insieme con il collega Paolo Trancassini, l’emendamento per cancellare la ‘conformità urbanistica’ e lasciare soltanto il principio di ‘consistenza edilizia’. Una battaglia che portiamo avanti da anni e che rappresenta la vera svolta per sbloccare la ricostruzione post-sisma del centro Italia. Ma la maggioranza ancora una volta ha deciso di tenere la ricostruzione sul binario morto. Una maggioranza divisa che è incapace di dare risposte. A distanza di 4 anni ancora assistiamo ai balletti tra il commissario, che apparentemente sembra essere preparato e cosciente delle priorità e delle iniziative da intraprendere per far ripartire la ricostruzione, e la maggioranza che invece non riesce, o forse non vuole produrre interventi normativi indispensabili. Dal Governo e dalla Regione ci aspettiamo subito una presa di posizione forte perché è inaccettabile che a 4 anni di distanza ancora non si sia riusciti a sbloccare la ricostruzione”.

30 giugno 2020

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