Intervengono i consiglieri comunali della Lega, Andrea Marchiori e Francesco Luciani, che tornano a schierarsi al fianco dei “genitori del Convitto in una iniziativa che precede l’interrogazione da presentare nel prossimo consiglio comunale per conoscere quale sia lo stato dell’arte, che appare alquanto nebuloso, sulla riapertura delle scuole: “Il flash mob per il Convitto di Macerata riafferma un sacrosanto patto sociale tra la Scuola e la Città che non può e non deve essere disatteso da Comune e Miur. La miopia della politica non è mai ammissibile, ancor meno quando c’è di mezzo il futuro dei nostri figli. Hanno ragione i genitori degli alunni a richiamare ai loro doveri:
1 – l’amministrazione Carancini che, per tappare la falla del contenzioso con Nuova Via Trento, ha utilizzato i fondi con cui avrebbe dovuto riparare i danni del terremoto.
2 – il Miur che, a fronte delle enormi problematiche correlate alla riapertura delle scuole, vuole scientemente perdere una immensa risorsa.
Hanno chiesto Marchiori e Luciani, visto il clima di incertezza palpabile in cui lo scaricabarile tra le istituzioni, Governo centrale in primis, la fa da padrone: “Come risponde il comune di Macerata alla priorità di riaprire le scuole a settembre in presenza, in sicurezza e in continuità?”
I due consiglieri della Lega si sono fatti portavoce delle famiglie di Macerata che vogliono sapere:
1 – Qual è la situazione dei plessi scolastici maceratesi (nidi d’infanzia e istituti comprensivi con scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado) in ragione delle disposizioni per il rientro a scuola di settembre tenuto conto degli spazi disponibili e del numero degli alunni per classe;
2 – Con particolare riferimento alla attuale situazione del Convitto ed alla programmazione degli spazi destinati a ospitare il Tribunale di Macerata (si parla di quattro aule) se ci sono le condizioni per consentire il normale svolgimento delle lezioni anche per le peculiarità del Semiconvitto;
3 – Se sono necessari interventi strutturali da eseguire nei plessi scolastici affinché sia scongiurato il rientro a scuola con lezioni pomeridiane straordinarie;
4 – Se sussistono le condizioni per poter avviare la ripresa dell’attività scolastica in concomitanza con il servizio mensa sia per gli Istituti che contemplano il tempo pieno che per gli altri.
Concludono Marchiori e Luciani: “I forse, i vedremo, i no immotivati o, peggio, finalizzati a potenziare altre realtà scolastiche, non sono più accettabili. La scuola è il primo caposaldo della crescita umana e sociale da cui non si può prescindere. La Lega è pronta a continuare la sua battaglia in ogni sede al fianco delle famiglie e dei ragazzi per i quali il diritto allo studio è il diritto a un futuro degno di questo nome”.
5 luglio 2020