È iniziato il lavoro nei campi: ecco a voi i nomi dei “raccoglitori di pomodori”

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Nei mesi scorsi, avvicinandosi la stagione della raccolta dei pomodori si paventava di non riuscire a trovare la soluzione al problema. Invece, “grazie alla generosità di cento consorti” (anche più di cento) pure in questo 2020 i pomodori verranno raccolti.

Penserete a tutti quei “nullafacenti” sdraiati sul divano… no! Sbagliate. I facoltosi proprietari e gli Amministratori delegati dei grossi gruppi italiani (quelli che hanno trasferito le loro sedi in Olanda, per non pagare le tasse in Italia pur avendo ricevuto importanti agevolazioni ed enormi aiuti finanziari dallo stato italiano) in un sussulto di onestà e di amor patrio saranno loro ad occuparsi a tempo pieno e gratuitamente della raccolta.

Un’azione volontaria che trasuda amore verso la patria e verso il popolo italiano tutto. Costoro meriterebbero un forte e doveroso “Grazie!” Ma come si potranno ringraziare queste splendide persone, che in un momento di enorme difficoltà per l’Italia non hanno esitato a sporcarsi direttamente le mani? Sporcarsi nel senso letterale del termine in quanto i pomodori tingono pesantemente di verde e il verde, si sa, è il colore della speranza.

Per dire ai nostri benefattori… del pomodoro: “Bravi! Bravi! Tre volte bravi!” bisognerebbe conoscere i loro nomi… eccone alcuni: Eni, Agip, Saipem, Pirelli, Armani Olanda, Stefanel International Holding, Benetton Olanda, Telecom Italia, Tiscali Olanda, Fiat, Piaggio, Aprilia, Barilla, Luxottica, Segafredo, Ferrero, Illy, Exor, Prysmian, Mediaset… Con la raccolta dei pomodori offrono un simbolico rimborso per tutte le tasse (miliardi su miliardi di euro) non versate in Italia ma (in misura molto più modesta) regalate all’Olanda e, in un impeto di generosità, pure al Belgio, a Cipro, a Malta.

Giorgio Ranieri

26 luglio 2020

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