Treia, l’avventura di Paolo per un litro di frizzante alla Casa dell’Acqua

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Nei piccoli paesi di montagna a volte bisogna camminare per lunghi tratti in salita e in discesa per raggiungere una sorgente, qui a Treia  è stato più semplice, con una passeggiata ecologica di un paio di chilometri abbiamo raggiunto la Casa dell’Acqua dove,  grazie al generoso contributo di un avventore munito di tessera, abbiamo attinto una bella litrata di acqua leggermente frizzante. 

Già da tempo pensavo di compiere questa impresa, da quando avevo saputo, il 13 giugno  di quest’anno, che il distributore idrico era stato messo in funzione. Purtroppo allora avevo dovuto rinunciare all’avventura, poiché l’attracco meccanizzato non era funzionante e non c’erano sentieri pedonali  percorribili (che invece recentemente sono state aperti), allora vi si poteva accedere solo in macchina o seguendo un lungo e tortuoso percorso a piedi. 

Ma chi la dura la vince  e finalmente il 5 agosto 2020, incoraggiato da Caterina, muniti di una bottiglia da un litro in plastica, siamo scesi da Porta Vallesacco, e abbiamo poi imboccato la stradina carrabile che passa sotto l’Arena Carlo Didimi. Avvicinandoci al nuovo parcheggio collegato all’attracco meccanizzato (tutt’ora non funzionante) abbiamo scorto alcune persone indaffarate presso la Casa dell’Acqua, da ciò abbiamo dedotto che il distributore idrico era funzionante. Infatti siamo arrivati che un signore, con la macchina posteggiata nei pressi, stava riempiendo alcune bottiglie di acqua fresca. 

Sulla Casa dell’Acqua non c’erano cartelli che indicassero le modalità per fare rifornimento e così mi sono rivolto all’avventore: “Scusi come si fa a prelevare l’acqua?” E lui: “Bisogna avere la tessera che viene distribuita dai tabaccai, non c’è altro modo”. Un po’ deluso e timoroso di dover restare a secco mi son fatto coraggio e gli ho chiesto: “Magari le dò un contributo in denaro… possiamo avere un litro d’acqua frizzante con la sua tessera?”.  “Ma certo -fa lui- non si preoccupi del denaro prenda pure il suo litro d’acqua da questa bocchetta”. Ringraziando  di cuore il gentile utente abbiamo così potuto soddisfare la nostra sete. 

Poi,  proseguendo per il sentierino in salita che s’inerpica sulla scarpata siamo usciti dall’area parcheggio. Lungo il percorso ne abbiamo approfittato per raccogliere qualche erba selvatica che ci sarà utile per la preparazione dell’Acquacotta che ci aspetta l’8 agosto a Moje (https://www.larucola.org/2020/08/05/a-moje-si-rinnova-la-festa-dellacqua-cotta-burattini-poesia-raccolta-di-erbe/).

Raggiunto finalmente il centro storico, entrati da Porta Cassero, siamo subito andati dal nostro tabaccaio di fiducia dove abbiamo potuto ritirare la tessera, intestata a mio nome e gratuitamente, valida per l’erogazione di 5 euro di liquido, la prossima ricarica sarà a pagamento (ogni litro costa 5 cent.; invece a Spilamberto la frizzante è a 5 cent. mentre la liscia è gratis). 

Con questo mi sono alquanto  riappacificato con l’amministrazione comunale di Treia che, malgrado l’ubicazione un po’ scomoda per gli appiedati, ha installato questa Casa dell’Acqua in una posizione vicina al verde di cui Treia è circondata (come anche potete vedere dalle foto scattate da Caterina). 

Paolo D’Arpini

6 agosto 2020

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