Il Cosmari funziona? Che porta in discarica? Controllare o stare ancora a fidarsi?

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Un paio di giorni fa è giunta in redazione una nota da Apiro (pubblicata in fondo a questo articolo) che porta l’attenzione al nuovo sito che dovrà essere realizzato in supporto al Cosmari: un nuova, ennesima discarica.

L’attività svolta dal Cosmari ha creato sempre problemi non solo nei dintorni (ricordate il camino che spargeva sostanze pericolose? o avete presente il cattivo odore che ancora staziona a Sforzacosta?) ma in tutto il territorio con le discariche (Macerata, Tolentino, Cingoli, Morrovalle) che, secondo noi, si riempiono con troppa facilità.

Eppure siamo un provincia riciclona! O, meglio, sono ricicloni gli abitanti della provincia che si prendono cura della loro immondizia ponendola in casa nei sacchetti colorati, e questi fuori dall’uscio nei giorni stabiliti.

Ma, poi, questi rifiuti che fine fanno? In teoria dovrebbero essere divisi: metalli (recuperati, selezionati e venduti), cartacei (recuperati e venduti), plastica (recuperata e venduta), organico (recuperato e venduto come fertilizzante), inerti (recuperati, triturati e utilizzati per farne malte cementizie). In pratica, invece, ci ritroviamo a dover approntare un’altra discarica.

Il consesso dei Sindaci dei Comuni che è all’interno del Cosmari ha mai posto questa domanda?

Certamente è il caso che qualcuno, magari il nuovo Sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, la ponga al Cosmari. Perché finora abbiamo infettato troppo il nostro bel territorio rendendolo insalubre ovunque sia stata realizzata una discarica. La Pieve di Macerata docet: ci volevano costruire sopra (a mo’ di tappo) un ospedale! Progetto rinviato ad altro spazio.

Intanto alcuni comuni hanno iniziato a protestare (Recanati e i comuni terremotati dell’Appennino), altri sono in guardia (Petriolo), c’è chi sta a guardare e aspetta (Corridonia) e chi costituisce un comitato cittadino (Apiro). La nostra domanda precisa è: “Ma quisti, ‘sta monnezza, la ricicla o la ‘mmucchia?”  

Il comunicato stampa di Apiro – Nella serata del 24 settembre 2020, in Apiro, a seguito dell’assemblea pubblica organizzata dal comune nella piazza principale, si è costituito il comitato civico contro la discarica. Obiettivo del comitato è impedire la creazione di un impianto di questo tipo sul territorio del comune. Impianto che, lo ricordiamo, è normalmente definito insalubre di prima classe. Al fine di salvaguardare la bellezza del territorio, il suo ambiente e, soprattutto, la salute dei cittadini, il comitato si riunirà nei prossimi giorni per impostare la battaglia che, evidentemente, riguarda tutti i residenti, di qualunque colore. A tal fine concludiamo ricordando che il comitato è apartitico. Il presidente del nuovo comitato è il geom. Alessandro Pagliuca.

27 settembre 2020

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