La sconfitta di Mangialardi è sintetizzabile nel titolo di un famoso film: “Cronaca di una morte annunciata”. La gestione di Sanità e del post-terremoto dalla giunta guidata da Ceriscioli sono certamente tra le due cause trainanti di questa debacle. Solo che non capisco i marchigiani. Non sono un politologo ma alcune riflessioni me le concedo.
Tema Sanità marchigiana – Partiamo dalla Sanità. È indubbio che Ceriscioli e i suoi assessori abbiano operato, a dir poco, oculatamente male: hanno chiuso ben 13 ospedali (Cagli, Chiaravalle, Cingoli, Fossombrone, Loreto, Matelica, Montegiorgio, Recanati, Sant’Elpidio a Mare, Sassocorvaro, Treia e Tolentino) e ridotto l’operatività di altri 5 (Pergola, Fabriano, Osimo, San Severino Marche, Amandola). Il tutto in una logica marchigiana opposta a quanto occorre: una popolazione che invecchia non ha solo bisogno di R.S.A. ma anche di un servizio sanitario efficiente e capace di offrire i migliori servizi. Non riesco a capire perché molti di noi vanno, o sono andati, a Terontola, in una struttura privata per fare Tac o Risonanze in brevissimo tempo dalla richiesta di appuntamento e non si riesce, nelle Marche, ad avere lo stesso servizio dal pubblico. Se il privato, che ha come base di partenza il lucro, può offrire questo prodotto, perché il pubblico non riesce a copiarlo?
Tema Covid Center – Ma, come se non bastasse, è arrivata la ciliegina sulla torta con l’ospedale “Covid” all’ente fiera di Civitanova Marche. Ceriscioli dovrebbe spiegare a tutti noi marchigiani la verità su questa scelta e, soprattutto, perché affidarla a Bertolaso e ai Cavalieri di Malta. Nell’attesa che qualche intrepido giornalista intraprenda la strada di una inchiesta-verità (ndr: veramente ne abbiamo scritto noi e le altre testate pubblicando cifre, personaggi coinvolti e considerazioni, certamente Cerescioli e gli altri implicati non si sono confidati sul perché delle loro scelte, a parte giustificazioni di prammatica) come quelle di Pippo Fava o di Giancarlo Siani, alcune considerazioni sono doverose.
La prima è che il PD, a mente lucida, avrebbe dovuto stigmatizzare tale strada intrapresa, perché non c’è niente di meglio, di fronte ad uno sbaglio, che ammettere le proprie colpe e responsabilità.
La seconda: Fratelli d’Italia ha giustamente approfittato di questo passo falso e, nonostante il voto favorevole in consiglio comunale dei suoi eletti, ha assunto una posizione nettamente contraria all’opera.
La terza: la Lega ha dimostrato tutta la sua pochezza intellettuale, ma alla prova dei fatti, nessuno se ne è ricordato. Ripercorriamone alcune tappe. Il 25 aprile, dopo un lungo silenzio, il partito ha preso posizione con una precisa dichiarazione del suo responsabile provinciale Simone Merlini “…è sintomatico degli errori che la Regione si ostina a fare sulla Sanità. Ceriscioli blocchi subito i lavori utilizzando i fondi per il potenziamento delle terapie intensive esistenti e…”. Appena successo ciò, il “padrone” del partito, d’altra parte si chiama Lega per Salvini, ha silurato il commissario regionale Paolo Arrigoni (lombardo), facendo arrivare dall’Umbria il “fido” Riccardo Augusto Marchetti. Subito giro di valzer ed ecco osannare la struttura e presentarsi in ghingheri all’inaugurazione con i massimi esponenti in regione da Pazzaglini a Paolini. Era logico succedesse visto che il Bertolaso e i Cavalieri avevano già creato una identica struttura nella “amata” Lombardia.
Qui arrivano le prime domande: 1- “Ceriscioli”, tecnicamente uomo di sinistra, come direbbe Lo Stato Sociale, “perché lo fai?”; 2- marchigiani, tecnicamente turlupinati, perché avete attribuito il 22,48% dei voti alla Lega e solo il 18,66% a Fratelli d’Italia: avete una memoria così corta da dimenticare cosa è successo solo qualche mese fa? In attesa delle risposte affrontiamo il tema sisma.
Tema sisma – È indubbio che l’argomento sia scottante e presenti molti lati oscuri. Il dato di partenza dovrebbe vedere attorno al tavolo tutte le parti interessate (Sindaci del cratere, Presidenti delle province, Presidenti regionali, Presidente del Consiglio e Ministri interessati) e quindi decidere come si voglia ripristinare la vita nelle zone colpite dal sisma. Il tutto doveva essere portato a oltranza fino a che non ci fosse stata una risposta unitaria; ma questo non è avvenuto! Quindi il secondo passo, ancora più difficile, doveva essere quello delle modalità con cui affrontare la ricostruzione; è indubbio che sarebbe servita una legislazione particolare, che non derogasse ai principi della trasparenza e della legalità, ma che desse l’opportunità di procedere abbastanza speditamente. Ora, tutto ciò non è avvenuto ma ripropongo la stessa domanda ai marchigiani, turlupinati: perché avete assegnato il 22,48% dei voti alla Lega e solo il 18,66% a Fratelli d’Italia quando il partito di Salvini è stato per un anno al governo e non mi sembra abbia fatto alcunché di concreto se non sfruttare mediaticamente “la casetta nel giardino” di nonna Peppina? Mistero della Fede!
Tema famiglia – E a proposito di Fede, affronto un altro argomento: la Famiglia, un tema tanto sfruttato nella campagna elettorale maceratese. Personalmente sono veramente stanco di sentire questa parola sulla bocca di tutti e, soprattutto, su quella di chi dovrebbe starsene in silenzio per evitare le brutte figure. Intanto non capisco perché in relazione a essa venga tirato in ballo un personaggio come Cristiano Magdi Allam. La storia di questo signore di 68 anni è particolare, perché dalla sua abbiamo tre figli, uno di 27 anni un altro di 25 e uno di 12 anni. Solo che i primi due li ha avuti da un primo matrimonio poi ne ha avuto un altro dal secondo, l’ha battezzato il 6 gennaio 2008 e quindi il 22 marzo 2008 è diventato cristiano, battezzato addirittura da Papa Benedetto. Non giudico la sua vita poiché credo che ognuno possa agire, rispettando la legge, come meglio crede, ma da qui a farne un paladino della famiglia e della religione cristiana credo che ce ne corra. Di solito i paladini vivono in silenzio e nessuno li prende in considerazione! D’altra parte il nostro nuovo Sindaco ha pure avuto l’appoggio di un altro personaggio esempio di famiglia cristiana: Albano Carrisi. Non credo che la storia della sua vita debba essere raccontata, penso sia a conoscenza di tutti. Ripeto non ha fatto nulla di illegale ma non penso possa essere un paladino della famiglia cristiana italiana! Vogliamo parlare poi delle varie famiglie dell’ostentatore del “Crocefisso”, a piè sospinto, Matteo Salvini oppure, quella della cristiana, italiana, Giorgia Meloni? Commenti superflui!
Tema sicurezza – Chiudo con un altro argomento sciorinato in tutte le salse: la Sicurezza, un tema buttato là nel dibattito sia parlando della Regione che della città di Macerata. I dati, per il 2019, stanno a testimoniare cosa nella realtà succede poi è bravo l’imbonitore a saper vendere il suo prodotto! Tra le 106 province, Macerata è addirittura migliorata nella classifica dei reati commessi, rispetto al 2018 guadagnando ben 12 posizioni, passando dal 55° posto al 67°. Meglio di Macerata, nelle Marche, si trovano Pesaro-Urbino, 91°, e Fermo 83°. Il trend degli ultimi anni vede comunque Macerata, 70^ nel 2015, 49^ nel 2016, 69^ nel 2017, 55^ nel 2018 e 67^ appunto nel 2019, riguadagnando il risultato dell’anno migliore dell’ultimo lustro. Di più non mi sentirei di sottolineare.
Tema droga – Per quanto riguarda le varie droghe presenti e circolanti nella nostra città, farei due riflessioni. La prima riguarda, qui sì la Famiglia: qualcuno dovrebbe, magari nell’anonimato di un confessionale, fare un esame di coscienza e capire perché il proprio figlio o la propria figlia abbiano intrapreso una strada sbagliata. La seconda: soddisfare i bisogni materiali non sempre porta a soddisfare quelli interiori! Chiudo con un pensiero per la notte: andate a leggere le liste che sono state presentate per le elezioni: forse troverete un po’ troppo presente sui simboli nomi e cognomi, la personalizzazione non è un buon segno. Rifletteteci!
Post scriptum
A proposito di Italiani: l’estate se n’è andata e questi sono attesi numerosi in Veneto, Friuli, Trentino, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Calabria, Sicilia… non per vacanze ma per la raccolta di mele, pere, uva, olive, arance, mandarini… Ah… non vogliono venire: come mai? Ah… non si possono sporcare le mani, non possono sudare, non possono essere sfruttati. Che fortuna che il Signore ci abbia fatti nascere qui e non mille chilometri più a sud o più ad est! Difficile caro Pierangelo Bertoli, avere “lo sguardo dritto e aperto verso il futuro”, e sì Enrico Ruggeri “il futuro è un’ipotesi”. A questo punto corre l’obbligo di augurare un “in bocca al lupo” al neo Sindaco Sandro Parcaroli e al neo Governatore Francesco Acquaroli perché hanno iniziato un ballo di gruppo. Speriamo che tutti i ballerini siano pronti a seguirli, a meno che non sia valida quella regola matematica… cambiando i fattori il prodotto non cambia!
Fabrizio Giorgi
24 novembre 2020