Grazie a Fondazione Carima restaurato a Pioraco il fontanile “Le fonticelle”

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Pioraco, luogo dalle origini che si perdono nella notte dei tempi, frequentato già in età neolitica conserva tracce di un santuario dell’età del bronzo sul Monte Primo. Il suo nome romano era Prolaqueum in quanto sorgeva vicino un lago poi scomparso.

Lo attraversa il fiume Potenza che lungo il percorso detto dei “Vurgacci” si è divertito a formare grotte, cascate e cascatelle di rara suggestione per i fortunati visitatori. L’acqua, anche perché dà vita alle famose cartiere, è un segno distintivo di Pioraco ed è per questo suo valore aggiunto che si è provveduto al recupero di un caratteristico fontanile detto “Le fonticelle”. Il restauro è stato reso possibile da Fondazione Carima che ha aderito al progetto Art Bonus del Mibact.

Il manufatto risale al 1911, è realizzato in pietra e laterizio ed è composto da due vasche di contenimento in successione, con l’acqua che affluisce attraverso due fori ricavati sulla pietra sapientemente sagomata e apposti in testa al lavatoio dove si nota incisa la data di costruzione. La copertura è realizzata in legno con cinque capriate sostenute da pilastri anch’essi in legno che si reggono su basamenti in cemento, certamente inseriti in epoca successiva; la tettoia è fatta con scandole in legno.

Il fontanile, prima del restauro, si presentava carente di manutenzione e con elementi non originali per una sua rivisitazione degli anni ottanta. Quando ancora non esistevano nelle case le lavatrici e, spesso, neanche l’acqua corrente, i lavatoi erano un punto fermo nella vita di ogni cittadina, dove le massaie fino a cinquant’anni fasi recavano con le ceste dei panni da lavare. Non c’è paese che non ne abbia almeno uno, alcuni anche monumentali come Fonte Maggiore a Macerata.

Belle le parole del Sindaco Matteo Cicconi nel giorno della inaugurazione: “Ricordo come questo fontanile era caro ai nostri nonni, soprattutto alle donne di Pioraco che qui venivano a lavare i panni. Siamo conosciuti come la città della carta, dell’acqua e del bacio e recuperare il fontanile è una dimostrazione di quanto teniamo alle nostre tradizioni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la Presidente di Fondazione Carima, Rosaria Del Balzo Ruiti, che ha aggiunto una sua esperienza: “Come Ente ci siamo attivati per il recupero di questa struttura perché siamo sempre vicini alle esigenze dei Comuni maceratesi riguardo ai beni culturali. Qui c’è un simbolo della operosità femminile che va mantenuto, e che oggi rappresenta un segnale di rinascita. Poi sono particolarmente affezionata alla città di Pioraco per un motivo del tutto personale… in casa conservo una foto dei miei genitori quando, ragazzi, si regalarono un bacio sul ponte ‘del bacio’. Fu quello l’inizio della loro storia d’amore”.

Fernando Pallocchini

20 dicembre 2020    

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