Macerata, recitata la preghiera per i Martiri delle Foibe nel “Giorno del Ricordo”

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“La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” – Legge 30 marzo 2004, n. 92

Celebrata a Macerata presso la Chiesa del Sacro Cuore, officiata dal parroco Don Gennaro De Filippi, una Santa Messa in commemorazione del Giorno del Ricordo, partecipata e ricca di commozione.

La celebrazione – che segue quella analoga per la Giornata della Memoria – è stata voluta dalle Associazioni combattentistiche e d’arma di Macerata aderenti al Comitato d’Intesa e ad ALFA (Assemblea delle Libere Forme Associative), patrocinate in questa occasione dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (lo scorso 27 gennaio era stato sostenuto dall’ANMIG). Ai presenti è stato distribuito un pieghevole con uno scritto a cura dello storico Roberto Cruciani.

I presenti – In deroga agli impegni istituzionali odierni dell’Amministrazione, hanno significativamente risposto all’invito anche il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli con alcuni assessori membri della Giunta comunale: Katiuscia Cassetta (cultura), Oriana Maria Piccioni (bilancio e partecipate), Paolo Renna (sicurezza e decoro), nonché il presidente del consiglio comunale Francesco Luciani e il comandante della Polizia Locale Danilo Doria. Nutrita e qualificata anche la presenza dei rappresentanti delle autorità militari.

Ha affermato il coordinatore del settore militare di ALFA Mario Massini, Presidente della Sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci: “Le nostre associazioni sono chiamate a essere operatori di pace ed è attraverso momenti di riflessione come quello di oggi che intendiamo costruire ponti con le istituzioni e la società civile. Siamo al lavoro su vari progetti e la crescente attenzione che registriamo c’incoraggia a fare sempre di più e meglio”.

La preghiera per i Martiri delle Foibe – Profondamente toccanti i due momenti di riflessione al termine la celebrazione. Il Signor Sindaco ha recitato la preghiera per i Martiri delle foibe scritta da Mons. Antonio Santin, già Vescovo di Trieste: “(…) Questo calvario, col vertice sprofondato nelle viscere della terra, costituisce una grande cattedra, che indica nella giustizia e nell’amore le vie della pace. Ebbene, Signore, Principe della Pace, concedi a noi la Tua pace. Dona conforto alle spose, alle madri, alle sorelle, ai figli di coloro che si trovano in tutte le foibe di questa nostra triste terra, e a tutti noi che siamo vivi e sentiamo pesare ogni giorno sul cuore la pena per questi Morti, profonda come le voragini che li accolgono. (…) perché è sempre apparente e transeunte il trionfo dell’iniquità.”

La testimonianza – La testimonianza raccolta ieri direttamente da Nora Arrigoni (la “maestra Nora” di molte generazioni di maceratesi), è stata invece letta dal vicepresidente di ANCR Macerata Mauro Radici:

“Gentilissimi signore e signori, Anche quest’anno siamo arrivati alla ricorrenza del ricordo delle tragedie sofferte, subite dalle popolazioni dell’Istria. Ricordi che ancora strappano commozione non indifferente da chi è capace di sentire e capire tutto ciò che ci ha colpiti. Oggi viviamo un’altra epoca molto tragica che investe tutti: bimbi, giovani, anziani, l’intero mondo sociale, mettendo in luce le fragilità umane. Tutto ciò ci insegnerà a ridimensionare la nostra vita. Una volta erano motivi di violenza voluti dall’uomo. Oggi è la natura che comanda, e quando incontriamo qualcuno facciamo le stesse domande: Ci vedremo ancora? Saremo ancora felici di ciò che abbiamo? Capiremo la nostra fragilità umana e i suoi limiti? Auguro a tutti tanta salute e la capacità di sapere tramandare ciò che abbiamo appreso anche da questa immane pandemia.”

Un esempio – Le parole schiette e forti di quest’esule d’Istria di 86 anni che conobbe Norma Cossetto e che sbarcò ad Ancona nel 1947 ancora tredicenne hanno commosso tutti i presenti, che le hanno tributato un lungo applauso di gratitudine. Che la forza concreta di reagire e risollevarsi aprendosi generosamente agli altri della cara Maestra Nora, sia per noi un esempio vivo per guardare avanti con speranza, gratitudine e saggezza. Vivendo senza rancori.

Foto Mario Massini

11 febbraio 2021

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