Sono molte le richieste di aiuto da parte dei giovani del territorio allo sportello di consulenza psicologica “BENE-essere GIOVANI“, il progetto a cura della Cooperativa Sociale Pars onlus, promosso dall’Ambito XX e approvato dalla Regione Marche con riferimento all’intervento “Decido LiberaMente”, per i giovani dai 16 ai 35 anni dei Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano.
Dopo un anno di convivenza con l’emergenza sanitaria e sociale è sempre più evidente il bisogno di uno spazio e un tempo per l’ascolto e il sostegno psicologico a giovani fragili e disorientati. I motivi più frequenti della richiesta di aiuto risultano il sentimento di inadeguatezza, l’ansia, problemi familiari, disturbi del comportamento alimentare, problemi nella vita scolastica e universitaria e difficoltà nelle relazioni interpersonali.
Spiega lo psicologo Mauro Cinti: “C’è stata una risposta immediata da parte della fascia d’età 18-20 anni e anche da molti trentenni. Le problematiche sono comuni. Emerge un forte senso di disorientamento, disorganizzazione e confusione legato alle nuove abitudini e alle difficoltà scolastiche oppure universitarie. In questo contesto sono emerse problematiche già esistenti che si sono acutizzate, in particolare dalla seconda ondata di ottobre. Il primo lockdown è stato visto dai ragazzi come comunitario, dove tutti eravamo in casa ma da ottobre i ragazzi sono vissuti con un senso di solitudine in casa, costretti per ore davanti a un computer per ogni tipo di interazione, da quella scolastica a quella amicale. È emersa l’ansia per il proprio futuro, soprattutto per i giovani che stanno terminando il quinto superiore: ‘come fare a scegliere il percorso giusto?’ è la domanda più diffusa. Tutto è vissuto in modo pessimistico, pesante e stressante. È un momento di grande confusione e demotivazione, ma qualcuno ha trovato delle risorse, scoprendo passioni nuove e la possibilità di passare del tempo con i genitori e i fratelli, alcuni sono riusciti a fortificare, anche se a distanza, le amicizie, i social possono avere connotazioni positive.
Un consiglio? Credo sia importante prendere consapevolezza di se stessi, lavorare sulle proprie emozioni, ascoltarsi, stare sulla propria rabbia e tristezza e imparare a tollerarla. Prestare maggiore attenzione su quello che si sente e si prova, piuttosto che farsi prendere dall’emotività incontrollata e dal rimuginìo ossessivo che porta a niente. Lavorare sulle proprie risorse, prendersi spazio per se stessi, mantenere la routine quotidiana, fare attività fisica, una passeggiata, leggere, limitare l’ascolto al bombardamento continuo di numeri e morti, togliere l’attenzione a questo continuo flusso di informazioni negative, dare spazio al gioco e al dialogo con i propri familiari e i propri amici”.
I giovani del territorio possono contattare il numero 342 6591483 per prendere un appuntamento online oppure telefonico con uno psicologo che offrirà ascolto, accoglienza, orientamento, informazione e gestione dei propri problemi e conflitti.
3 marzo 2021