Il Sindaco Parcaroli cerca fondi per Macerata: tre proposte per 15milioni di euro ognuna

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Il Comune di Macerata si candida con3 proposte riguardo il “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”.

Obiettivo del programma – Il programma si pone l’obiettivo di riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, di rigenerare il tessuto socio-economico, di incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici e migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall’Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City).

I fondi a disposizione – Con il piano sono previsti 853,81 milioni di euro per gli anni 2020-2033, al fine di promuovere processi di rigenerazione di ambiti urbani capaci di concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo, con particolare riferimento alle periferie. Il contributo massimo per ogni proposta ammessa al finanziamento è di 15 milioni di euro.

Cinque linee di azione – Le proposte dovevano essere costituite da interventi e misure riconducibili a cinque linee principali di azione: riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale e incremento dello stesso; rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico e all’uso temporaneo; miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali; rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso l’uso di operazioni di densificazione; individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano nonché di processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione.

Le tre proposte di Macerata – Le tre proposte presentate dal Comune di Macerata riguardano le zone: (A) via Zorli – via Maffeo Pantaleoni – via Pace, (B) via Trento – corso Cavour – piazza Garibaldi – piazza della Vittoria, (C) contrada Torregiana – Fontescodella.

Zona A – “Per la zona (A) gli interventi previsti sono cinque – spiega l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi -: la bretella di collegamento tra la rotatoria di via Pancalducci – cimitero con via della Pace all’altezza di via Borghi e con un diverticolo per il collegamento con via Zorli; il restauro della Fonte Pozzo del Mercato con riqualificazione ambientale e funzionale del contesto naturale; la costruzione di un parcheggio in struttura multipiano a valle di via Zorli; la costruzione di un edificio ERP a completamento della vecchia zona IACP degli anni trenta; il consolidamento del muro di sostegno di via Pace in corrispondenza degli edifici che dovranno essere demoliti e ricostruiti privatamente con fondi del terremoto”.

Zona B – “Per la seconda proposta (B), contrada Torregiana – Fontescodella, gli interventi previsti sono otto: il recupero della facciata ex chiesula di Santa Maria in Torresana (nota sin dal XII sec.) da trasformare in edicola votiva incastonata in una nuova struttura vetrata da adibire a Casa del Parco e Museo Iconografico della storia urbana della città; il recupero e la valorizzazione della Fonte di Santa Maria Maddalena (o delle Grazie) come luogo di sosta e socializzazione lungo il cosiddetto ‘percorso verde’; il restauro e la riapertura della grotta sotterranea aperta sul retro dell’ecobar; realizzazione del ‘laboratorio colture autoctone’; impianti sportivi all’aperto; la realizzazione alloggi ERP sull’area ex CUS in via Valerio; il restauro e recupero residenziale dell’ex fabbrica metalmeccanica nei pressi della ferrovia; la realizzazione di quattro passerelle pedonali per il superamento in quota delle intersezioni viarie assicurando sia la continuità del percorso pedonale sia l’integrazione delle varie porzioni di verde pubblico”.

Zona C – “Per quanto riguarda, infine, la terza proposta (C) relativa a corso Cavour – via Trento, gli interventi previsti sono cinque: l’acquisto e la ristrutturazione dell’ex Dispensario Sagrini (edificio degli anni trenta oggi completamente abbandonato) da destinare a scuola di musica e centro socio culturale; la rotatoria in piazza della Vittoria; l’abbattimento delle barriere architettoniche e la riqualificazione di piazza Garibaldi; il completamento dell’intervento di riqualificazione e decoro urbano di via Trento con sottopassi pedonali collegati con corso Cavour; il restauro e la riqualificazione dell’area verde del monumento alla resistenza”.

13 marzo 2021

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