A caccia di tesori sulle tracce di Severino da Sanseverino. Si chiama “San Severino Marche Experience” ed è un percorso, una sorta di viaggio nel tempo, tra musei ed esperienze uniche nel cuore pulsante della città degli Smeducci. Il tour, da vivere in gruppi o singolarmente, porterà alla scoperta del teatro Feronia, del museo archeologico “Giuseppe Moretti”, della pinacoteca civica “Tacchi Venturi” e dei musei “Borgo Conce”.
Con un biglietto unico, prenotabile a partire da giugno, si potranno visitare incredibili collezioni d’arte e luoghi di grande fascino. Sempre su prenotazione, al costo di 20 euro a partecipante, sarà poi possibile avere una visita guidata organizzata con la partecipazione straordinaria del “vero” Severino da Sanseverino, un “Cicerone” che vi farà compagnia in costume d’epoca lungo tutto il percorso. Chi lo vorrà potrà comunque vivere la stessa esperienza, al costo del normale biglietto di ingresso, utilizzando semplicemente il proprio smartphone per partecipare così ad una “caccia ai tesori del borgo” davvero futuristica.
Messer Severino – Si racconta che nel XVII secolo una persona del posto vagabondò per il borgo di San Severino alla ricerca di tesori nascosti, anche con l’ausilio delle arti magiche. Il suo nome era Severino Bergamini. Il tour “San Severino Marche Experience” permetterà d’incontrare questo personaggio e, insieme a lui, ripercorrere una storia davvero incredibile.
Presentazione alla stampa – La “data zero” di questa esperienza è stata vissuta nei giorni scorsi da giornalisti (La rucola c’era e pubblicherà un servizio sul prossimo numero del mensile) e amministratori locali guidati dal sindaco, Rosa Piermattei, dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, e dalla presidente della Pro Loco, Paola Miliani.
Digitale ed esperienza diretta – “L’iniziativa “San Severino Marche Experience” – spiega Giacomo Andreani di Expirit – rappresenta la base per una valorizzazione strutturata e coordinata delle bellezze del Comune di San Severino Marche, nel segno del digitale e dell’esperienza, puntando sulla qualità, sull’identità del territorio e sul coinvolgimento diretto degli operatori locali e dei visitatori. San Severino Marche è pronta a diventare un vero e proprio museo diffuso, dove l’arte si coniuga con l’enogastronomia e con la qualità del paesaggio”.
Dal racconto alla realtà – “Questa esperienza – fa eco Elena Santilli, experience designer di Expirit e curatrice del percorso turistico – promuove il borgo attraverso la narrazione di una storia locale custodita presso gli archivi della Curia arcivescovile di San Severino Marche, quella del giovane Severino Bergamini cercatore di tesori, vittima di una condanna inquisitoriale. La narrazione della vicenda crea la cornice perfetta per far vivere un’esperienza unica ai visitatori, svelando da una nuova prospettiva i preziosi cimeli del borgo, che si caratterizza per il suo paesaggio culturale, naturale e per la comunità fortemente protagonista”.
Le opere d’arte – La Città di San Severino Marche è uno scrigno di gemme preziose con la sua straordinaria piazza Del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia, lo storico teatro Feronia, la pinacoteca civica dedicata a Padre Tacchi Venturi, gesuita settempedano studioso di storia delle religioni i cui eredi donarono alla Città gran parte del palazzo dove è allestita. La raccolta d’arte custodisce opere dal XIII al XVIII secolo, tra cui spiccano i Polittici di Paolo Veneziano, Vittore Crivelli, Niccolò Alunno e alcuni capolavori di Lorenzo e Jacopo Salimbeni oltre ai dipinti di Lorenzo d’Alessandro e al capolavoro la “Madonna della Pace” del Pinturicchio o la preziosa “Madonna del Soccorso” di Bernardino di Mariotto.
Qui c’erano i Piceni – E che dire poi del museo civico archeologico “Giuseppe Moretti”, intitolato al noto archeologo settempedano che fu negli anni ’30 e ’40 soprintendente di Roma e del Lazio. E’ allestito nell’Antico Episcopio di Castello al Monte. Il percorso espositivo comprende quattro sezioni di epoche diverse. La prima sezione è quella preistorica e raccoglie manufatti dal Paleolitico all’età del Bronzo della Collezione Pascucci. La seconda sezione è quella picena ed è la più ricca del museo, con reperti provenienti dalle Necropoli di Pitino, Fustellano e Monte Penna. La terza è dedicata all’età romana ed espone reperti provenienti dall’antica città romana di Septempeda. La quarta, invece, è medievale e conserva oggetti rinvenuti durante gli scavi nell’area del complesso monumentale di Castello al Monte.
Il museo “elettrico” – L’ultimo tra i musei settempedani, in ordine di allestimento, è il Museo della Produzione e dell’Elettricità che propone la lettura della storia recente di San Severino Marche attraverso un percorso espositivo che racconta il forte rapporto tra manifattura, produzione di energia idroelettrica e la conseguente equilibrata trasformazione del paesaggio. Immagini, testimonianze e filmati ripropongono il fascino unico di quella cultura popolare derivata da una realtà contadina e conservata fino ai primi insediamenti proto-industriali, da cui sono nate le successive, moderne realtà manifatturiere.
Una… Experience da non perdere – Ma il tour “San Severino Marche Experience” è anche altro. Per godere a pieno della bellezza di questa terra, invita a regalarsi esperienze uniche alla scoperta dei sapori e delle tradizioni artigiane locali. Con i suoi paesaggi incantevoli, San Severino Marche è perfetta anche per escursioni a piedi o in bici. Fame e sete di scoperta possono essere infine saziate assaporando le ricette tipiche del posto e sorseggiando un buon calice di vino tra le tanti produzioni Doc del territorio.
Info – Per avere maggiori informazioni e per prenotare una visita si ci può rivolgere alla Pro Loco, in piazza Del Popolo. Oppure al numero di telefono 0733638414.
26 maggio 2021