Macerata, un successo la mostra dei bozzetti di Dante Ferretti, aperta fino al 19 settembre

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L’affascinante immaginario dello scenografo e costumista Dante Ferretti incanta i visitatori della mostra “Dante Ferretti, effimero per errore”, allestita dallo scorso luglio a Palazzo Ricci di Macerata. L’esposizione è stata inaugurata alla presenza dello stesso Maestro, originario di Macerata, celebre a livello internazionale grazie alle numerose collaborazioni in importanti produzioni hollywoodiane e vincitore di vari riconoscimenti, tra cui tre premi Oscar per i film “The Aviator” e “Hugo Cabret” di Martin Scorsese e “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street” di Tim Burton.

Fino a domenica 19 settembre è possibile ammirare da vicino i 10 bozzetti a pastello su alluminio, carta, cartoncino, cartone, compensato e tela – tra cui quelli dei tre film premiati agli Oscar – e un modellino di resina, appartenenti alle collezioni della Fondazione Carima.

La presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – Piena soddisfazione da parte della presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti per il successo della mostra, fortemente voluta per svelare al pubblico questo straordinario nucleo di opere: «Siamo davvero molto contenti per le presenze numerose alla mostra e per il grande apprezzamento manifestato dai visitatori, nonché dallo stesso maestro Dante Ferretti che ci ha onorati della sua partecipazione il giorno dell’inaugurazione. A ciò si aggiunge la soddisfazione di aver ripreso l’attività espositiva al museo Palazzo Ricci con un evento di tale levatura, che ha arricchito l’offerta culturale del territorio maceratese nel periodo estivo».

I curatori e l’allestimento – La mostra, a cura di Pierfrancesco Giannangeli e Benito Leonori con l’assistenza di Bianca Piacentini, è promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata (Carima), con il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Macerata. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura. L’allestimento restituisce un emozionante viaggio tra il buio e la luce, per scoprire e rivivere come inizia il percorso di costruzione di quel film o spettacolo teatrale. Il visitatore si trova immerso nel processo della creazione artistica, nella stessa situazione che vive il regista quando lo scenografo gli sottopone l’ipotesi creativa, attraverso bozzetti e modellini. L’allestimento è stato realizzato nei laboratori scenografici della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, coordinati da Benito Leonori.

Ricorda lo stesso Dante Ferretti: «Nella mia formazione ha influito molto la mia incontenibile passione per il cinema, soprattutto quello americano, da “Quarto potere” alle grandi ricostruzioni storiche come “Ben Hur” e “La tunica”. È stato in compagnia di questi film che da ragazzo ho trascorso interi pomeriggi nelle sale cinematografiche di Macerata».

Le scenografie di Dante Ferretti – Nei bozzetti della collezione della Fondazione Carima c’è l’Eden spoglio de “I racconti di Canterbury”, attraverso le trecentesche novelle licenziose di Geoffrey Chaucher. E la creatura aerea che gravita come spettro femminile tentacolare e plurivalente ne “La città delle donne” di Federico Fellini. Nel bozzetto di “Ritorno a Cold Mountain” si coglie immediatamente il segno e il senso nero fumante lasciato dalla Guerra di Secessione; della “Carmen” di Bizet, che Ferretti allestisce e dirige in proprio per lo Sferisterio di Macerata, la scena teatrale è iscritta già su tela. Nei territori fisici shakespeariani si situano invece il Colosseo di “Titus” di Julie Taymor e il modellino del castello di Elsinore dell’“Amleto” di Franco Zeffirelli. In una gabbia dorata si rinchiude il magnate Howard Hughes interpretato da Leonardo Di Caprio in “The Aviator” di Scorsese, mentre ne “Le avventure del Barone di Muchausen” di Terry Gilliam un vecchio veliero è imprigionato nel ventre della balena. I segreti e la storia di Georges Méliès sono plasmati in “Hugo Cabret” con il viscerale tunnel cinematografico da cui sbuca agilmente il piccolo protagonista verso un fascio di luce spiovente, simile a quello della più inquietante e claustrofobica sala da barba di “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street” di Tim Burton. E infine le atmosfere tibetane di “Kundun” di Martin Scorsese, con il Palazzo Reale Norbvunka.

Coordinate e informazioni – Titolo: “Dante Ferretti, effimero per errore”; sede: Palazzo Ricci, via Domenico Ricci, 1 – Macerata; orari di apertura: da martedì a sabato 15.30-19.30; domenica e festivi 10-13 / 15.30-19.30; chiuso il lunedì; biglietto: visita libera gratuita; per informazioni e visite guidate su prenotazione: Meridiana T +39 0733 202942 –meridiana.mc@gmail.comwww.palazzoricci.it

9 settembre 2021

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