“Tra la paja e lo fié’”, vedere con gli occhi di una famiglia le vicende del mondo

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Luciano Carletti, con il suo modo di fare e di essere, riservato e bonario, ci è venuto a trovare in redazione… “bussando con i piedi”, come anticamente si diceva e faceva, quando il visitatore aveva le mani occupate per reggere un cesto con i prodotti della natura da portare in omaggio. Il dono di Luciano è stato un libro, graditissimo per chi come noi ama la lettura.

“Tra la paja e lo fié – una storia marchigiana”, ovvero i Carletti, una famiglia, due territori e ancora paese e campagna nel tramonto di una civiltà contadina. Storia e storie. Curioso leggere come la storia di una famiglia di campagna, vissuta all’ombra della torre di Pitino pur mutando più residenze nel corso di una vita mirata al miglioramento continuo della propria condizione, sia intrecciata con i personaggi e gli avvenimenti che hanno fatto la storia d’Italia, Enrico Mattei su tutti.

E non poteva essere diversamente, avendo il territorio dintorno visto passare la civiltà Picena, ancora tutta da scoprire per l’importanza avuta e per i reperti che le sue tombe ci hanno lasciato, primo fra tutti il cosiddetto “Uovo di Pitino” volato fino negli USA per la sua importanza storica. Come a dire: i Piceni non erano pecorai ma un popolo ricco e battagliero che ha girato Italia ed Europa in lungo e in largo ben prima dei romani. Dopo i Piceni è arrivato il potere di Roma, quello dei Franchi con Carlo Magno che ha percorso le vallate del Flusis e del Flusor e ancora i Papi, le truppe del Murat via via fino al periodo partigiano, fino a oggi.

Luciano Carletti racconta e la penna di Maurizio Verdenelli, intinta nell’inchiostro, mette in bell’ordine e implementa con il suo vissuto di giornalista. Sfilano nelle pagine le realtà e i personaggi locali, le feste, i luoghi, gli amici, le aziende, lo sport, le ville e la passione di Luciano per la musica che passa attraverso l’urghinittu o, meglio lu du’ bbòtte. Ma un libro non è composto solo dalle parole, ci sono anche le immagini a rinforzare le vicende e a renderlo più completo.

E qui di foto ce ne sono tantissime, a colori e, affascinanti, in bianco e nero e sono un supporto formidabile per rivivere i volti amici e i personaggi incontrati, come nel caso del Carnevale passotreiese che ha avuto ogni volta ospiti resi famosi dalla tivvù nazionale. Una nota curiosa è data dal continuo miglioramento economico della famiglia Carletti… sulla strada: prima percorsa a piedi, poi in bici, poi sono arrivate la moto e la Vespa, la 500, quindi una 127 turchese e, al posto della farge fienara, pur modificata e resa efficiente con “l’archetto”, il trattore e la metellega. C’è da leggere in questo libro. Buona lettura.

Fernando Pallocchini

3 febbraio 2022

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