Che succede a Macerata con le corse degli autobus urbani? Accade che, vuoi un calo d’introiti dall’utilizzo del servizio da parte degli utenti, vuoi il forte aumento dei carburanti, l’Apm si è vista costretta a sostituire le corse con gli autobus a chiamata. Intanto si è tamponata così la situazione ma occorre prendere ulteriori provvedimenti per salvaguardare il servizio pubblico in città.
L’incontro – A tale scopo il Comune di Macerata e Apm hanno incontrato, lunedì 28 febbraio, i coordinamenti provinciali sindacali della Filt Cgil , FIT-CISL e FAISA CISAL per affrontare le tematiche relative al servizio di trasporto urbano della città. Presenti alla riunione il presidente Apm Gianluca Micucci Cecchi e il vice Giorgio Piergiacomi, il direttore generale Stefano Cudini, il sindaco Sandro Parcaroli e gli assessori Laura Laviano e Oriana Piccioni.
Il coinvolgimento della Regione – Per ovviare alle difficoltà di cui sopra viene auspicata una revisione che coinvolga anche la Regione Marche dato che a Macerata, al momento, è riconosciuto il corrispettivo chilometrico più basso di tutto il territorio regionale.
La conclusione del Presidente Micucci Cecchi – “Intanto siamo passati a soluzioni di emergenza e nei prossimi giorni provvederemo come azienda ad avviare un percorso proteso alla formulazione di proposte continuando a rapportarci costantemente con il Comune, come è avvenuto sino a oggi, al quale naturalmente è demandato il compito di dialogare con la Regione. Auspichiamo ovviamente un dialogo reciproco anche per il futuro tra Comune, azienda e sindacati”.
Apm e Comune hanno già avviato un importante lavoro di complessiva ricognizione, messa a norma e in sicurezza per la totalità delle fermate a servizio della rete di trasporto pubblico urbano che concorrerà certamente a una migliore verifica dell’intero servizio di trasporto pubblico locale.
3 marzo 2022