Arriva quell’impetuoso / temporale, che uccide l’estate… / Serve una lucerna, con lo / stoppino, ubriaco d’olio… / dalla luce tremula, che / smorzi questa oscurità. / Forse non era estate: / ma un inizio di Primavera, / indeciso, indefinito. / Come il vagare di galleggianti, / ossi di seppia! / Silenziose testimonianze / del punto morto del mondo / che il mare rifiuta di spegnere / nel suo azzurro…
Estate? Primavera? Inverno / tedioso e foriero, di nebbia e neve? / O forse camaleontico Autunno! / Indossa una livrea, il tempo! / Un signorile, Frac, per cerimoniare / questo confuso alternarsi di messaggi… / Un pettirosso, che annuncia la neve; / una rosa, che sussurra amore; / e l’imbiondire del grano / ed il maturar del mosto; / e continua a perpetuarsi… / tutto ciò! Fino all’incontro / con il non invitato: Freddo Ospite!
Fulvia Foti
31 marzo 2022