Overland, l’incredibile avventura –X puntata: in viaggio sulla Grande Muraglia cinese

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Penso siano poche le persone che non abbiano sentito parlare, almeno una volta, della Grande Muraglia cinese. In effetti si tratta di un’opera colossale, di dimensioni difficilmente concepibili, costruita da generazioni di lavoratori in un lavoro ininterrotto durato quasi duemila anni, 1800 per l’esattezza. La Grande Muraglia nasce dalla esigenza dei cinesi di proteggersi dalle continue incursioni provenienti dal nord dell’Asia, da quella area che fu poi la patria di Gengis Kan. Oggi la Grande Muraglia è definita dalla comunità internazionale dall’anno 2007 una delle sette meraviglie del mondo moderno e, naturalmente, sito protetto dall’Unesco.

A differenza di altre costruzioni ciclopiche come le piramidi di Giza, gli anfiteatri romani, i templi greci, è stata a lungo ignorata per la impenetrabilità del mondo cinese. Qualche accenno, ma molto vago, lo si trova nei racconti di alcuni mercanti arabi del XIV secolo. Marco Polo non ne parla nel suo Milione, e neanche Padre Matteo Ricci. La grande Muraglia fu scoperta dal grande pubblico dopo la penetrazione in Cina degli occidentali, dopo le concessioni territoriali derivate dalla I e dalla II guerra dell’oppio, tra il 1840 e il 1860.

Passo di Jiayu

Le notizie raccolte fanno risalire l’inizio della costruzione al 215 a.C. per opera dell’imperatore Qin Shi Huang, che unificò la Cina fino ad allora divisa in molti stati e regni. L’imperatore del noto Esercito di Terracotta a difesa della sua tomba. La Muraglia si estende dal passo Jiayu fino al Mar Giallo per una lunghezza stimata di circa 6350 chilometri. Però non si tratta di un unico tracciato, nel corso dei secoli sono stati aggiunti altri tratti più avanti o più indietro del tracciato originale che fanno stimare la sua lunghezza in circa 8850 chilometri.

Studi più recenti hanno portato alla luce alcuni tratti non individuati prima e anche delle bretelle che collegavano tra loro i vari tratti per cui si giunge alla incredibile lunghezza totale della costruzione di ben 21.000 chilometri. Una cifra veramente impressionante. Durante la costruzione le possibilità di trasporti a lunga distanza erano molto limitate per cui è stato sempre utilizzato il materiale reperibile sul posto, roccia o pietre nei terreni montuosi, terra, fango trattato, nelle zone pianeggianti. La fine della costruzione può essere indicata con esattezza, il 1644 quando i Manciù calarono in Cina ponendo fine alla dinastia Ming.

La Grande Muraglia

Come è fatta la Muraglia? – Il concetto fondamentale è lo stesso dall’inizio alla fine, dalla Testa alla Coda del Drago, come viene chiamata dai cinesi. Un muro continuo, alto dai sei agli otto metri e largo dai cinque ai sette metri, intervallato da torri di osservazione e ricovero per le truppe. Verso l’interno si aprivano delle aperture con scalinate per permettere alle truppe di accedere alla sommità del muro.

Cosa resta oggi della Grande Muraglia? – Molti tratti, in particolare quelli in pietra, si sono conservati abbastanza bene o sono stati restaurati perfettamente, come i tratti a Nord di Pechino, che naturalmente sono i più visitati dai turisti, e il tratto iniziale verso Jiayu. Altri tratti della muraglia sono in rovina e di altri, in particolare di quelli costruiti con mattoni o terra sono rimasti solamente mucchi di terra. In alcuni di questi siti una lapide ricorda che si tratta dei resti della Muraglia.

Le leggende – Sulla Grande Muraglia sono nate anche alcune leggende, come quella che dice che sia l’unica costruzione umana visibile dalla luna. Cosa impossibile perché anche se lunga oltre 6000 chilometri la sua larghezza di 6 – 7 metri la rende assolutamente non distinguibile. Anche gli astronauti dalle loro navicelle non sono riusciti a vederla. Altra leggenda è che fosse percorribile da quattro cavalieri affiancati al galoppo. Impossibile perché in alcuni tratti la pendenza e le scalinate sono talmente ripide da rendere problematico il passaggio di cavalli montati oltre alla restrizione per gli accessi alla sommità.

Gianni Carnevale

Resti della Grande Muraglia

3 aprile 2022

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