Il piano sperimentale per potenziare i punti di Pronto Soccorso e ridurre le attese

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Attualmente in provincia di Macerata sono attivi i seguenti punti di Pronto Soccorso: Ospedale di Camerino; ospedale di Civitanova Marche; ospedale di Macerata; ospedale di San Severino Marche; ospedale di Matelica. La domanda che ci poniamo è: “Sono sufficienti o sono da riaprire alcuni di quelli chiusi?”

Intanto l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, sta organizzando quanto scritto nel seguente comunicato stampa che pubblichiamo integralmente.

“Dal 15 giugno scatta il piano sperimentale per potenziare le attività dei pronto soccorso e ridurre tempi di attesa e i disagi dei cittadini”. Lo ha annunciato l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini dopo l’approvazione della relativa delibera in giunta. “Le criticità– spiega Saltamartini – sono principalmente dovute alla cronica carenza di personale e ad occasionali e temporanee situazioni di sovraffollamento, che comportano un prolungato stazionamento dei pazienti e l’insorgere di conflittualità tra operatori ed utenti. Per risolvere i problemi abbiamo quindi effettuato una verifica sull’attività dei pronto soccorso, anche attraverso incontri settimanali con il gruppo tecnico regionale costituito dalle Direzioni degli Enti e delle Aree Vaste.”

La sperimentazione avrà durata dal 15 giugno 2022 al 15 settembre 2022. Entro il 30 settembre 2022, gli Enti del SSR trasmetteranno una relazione completa, in termini di efficacia, efficienza e qualità, relativa alle attività sperimentali realizzate. Di seguito le iniziative che verranno intraprese:

– comfort in sala attesa (cartellonistica, opuscoli, monitor, erogatori di bevande e cibo) tenendo conto anche dell’eventuale presenza di utenti di altra lingua, gestione delle conflittualità (figura con compiti di comunicatore/facilitatore), trasparenza informativa (tabelloni elettronici/display che indicano tempi di attesa e priorità),

– bed manager per ridurre lo stazionamento dei pazienti in Pronto Soccorso in attesa di ricovero e presa in carico tempestiva sul territorio (dimissioni protette);

– monitoraggio costante dell’affluenza ed attivazione misure di emergenza in caso di sovraffollamento (reclutamento di personale in servizio in altri reparti);

– percorsi di fast track (invio rapido dei pazienti in ambulatori dedicati per alcune specialità);

– misure straordinarie per la gestione delle urgenze minori con il coinvolgimento della medicina territoriale e incentivazione all’uso di strumenti di teleconsulto e telemonitoraggio;

– adeguamento strutturale e tecnologico (pronto soccorso e osservazione breve intensiva): ogni struttura ospedaliera, se necessario, dovrà redigere uno specifico progetto per adeguare gli spazi garantendo accessibilità e confort all’utenza. Sarà inoltre necessario definire interventi per l’acquisizione e l’aggiornamento delle risorse strumentali a disposizione del pronto soccorso, in particolare per la diagnostica Radiologica (ad esempio TAC ad elevata risoluzione); 

– implementazione percorsi pediatrici e ostetrici: il Triage pediatrico dovrà essere effettuato da un infermiere pediatrico o da un infermiere specificamente formato per la valutazione e la presa in carico del paziente pediatrico e della sua famiglia.

 “L’estate è un banco di prova sia per il massiccio afflusso di turisti, sia per i programmi di ferie estive del personale sanitario – conclude l’Assessore Saltamartini – per questo sperimentiamo nuove misure per garantire assistenza nell’emergenza sanitaria, senza dimenticare la continuità della presa in carico”.

16 giugno 2022  

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