L’Associazione culturale treiese ArTemisiaLAB nel mese di agosto ha realizzato una esposizione a tema con installazioni realizzate da Francesca Mottola ed Edi Castellani dal titolo “Ombre del passato”; queste sono rappresentate da sagome di figura umana nere e bianche, realizzate a grandezza naturale. Le sagome nere rappresentano una famiglia artigiana dell’800 mentre le bianche rappresentano i giocatori del Gioco del Pallone col Bracciale.
L’installazione ha identificato le sagome nere con persone che non fanno più parte del presente, mentre il senso delle figure bianche dei giocatori sta a indicare che sono sì parte del passato ma che appartengono anche al presente, inoltre attraverso la luminosità trasmessa dal loro colore, che nel tempo è rimasto sempre lo stesso, vogliono far ben sperare di voler esistere anche nel futuro. Le “Ombre del passato”, “vestite” con gli abiti che indossavano artigiani e giocatori dell’800, inserite in determinati contesti all’interno dell’esposizione, hanno arricchito la comunicazione dei prodotti locali che fanno parte di realtà passate e di produzioni artigianali del presente.
L’insieme ricorda le botteghe e gli artigiani oramai scomparsi nel Borgo, e rappresentando il passato comunicano una importante parte patrimoniale della tradizione locale e regionale sia sotto l’aspetto culturale che sociale, storico, ambientale ed economico. Il luogo espositivo, oggi sede dell’Associazione fu, a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, la prima sede espositiva di due giovani creativi e intraprendenti: Luciano Sileoni e Benito Raponi. Fu l’inizio di una attività oggi divenuta una importante realtà che si chiama LUBE. Luciano Sileoni, durante la sua visita all’associazione, ha narrato ai presenti la storia dell’azienda ricordando più volte sia Benito Raponi che suo figlio Ernesto, proprietario del locale dato in comodato d’uso nel 2019 ad ArTemisiaLAB, e oggi proprietà della figlia Camilla che continua a sostenere l’Associazione.
Numerosi i turisti che hanno apprezzato l’esposizione anche durante le settimane della Disfida del Bracciale, quando i produttori degli oggetti esposti hanno interagito con i presenti spiegando loro la tecnica di realizzazione. Presente Nazareno Crescimbeni per la costruzione dei Bracciali per il Gioco del Pallone; esposizione di Daniele Rango realizzatore delle palle in cuoio cucite a mano, indispensabili per il Gioco. È grazie ad artigiani abili e appassionati come loro che si riesce a mantenere vivo ancora oggi l’antico Gioco.
Sulle pareti le fotografie di giocatori e di personaggi del passato estratte dal ricco archivio fotografico di Nazareno Crispiani, tutte persone treiesi che come lui hanno o hanno avuto un forte legame con il Gioco del Pallone col Bracciale. Presenti anche Benito Carletti e Lino Marinelli per i bellissimi cesti che ci ricordano l’arte dell’intreccio del vimini del passato, che ancora oggi, grazie alla loro passione e abilità, sono prodotti. Altro spazio è stato dedicato ai ricami e ai pizzi di Loredana Ronconi, accompagnati da una preziosa collezione di tovaglie, asciugamani e abiti ricamati originali dell’800. E ancora i vasi e le ceramiche decorate della produzione degli artigiani di Appignano facenti parte dell’Associazione “Scuola di Ceramica Maestri Vasai” e dell’“Atelier della Terra” di Marica Sabbatini, per ricordare tramite loro anche l’antica via treiese dei Vasai.
Per rimanere in tema con le botteghe del passato, in una parte dell’esposizione c’è anche il ricordo di coloro che anticamente realizzavano corde: i cordai. Naturalmente fra le produzioni sono presenti anche i Calcioni treiesi, prodotti dolciari tipici del territorio. Negli antichi quartieri vi erano anche i pittori, oggi rappresentati da Domenico Fratini, detto Dumì, che per l’occasione ha donato all’Associazione dei bellissimi disegni di Giocatori del Pallone col Bracciale e una rappresentazione della famosa “Battaglia di Vallesacco”, tutte opere da lui realizzate che hanno arricchito la vasta esposizione.
Fra i numerosi visitatori, il Presidente Palla al Tamburello del Lazio Francesco Arcuri e signora, presenti a Treia per la Disfida del Bracciale, accompagnati dall’arbitro Piero Calamante, Paolo Damiani, Presidente della Banda Città di Treia,l’assessore del Comune di Treia Tommaso Sileoni, l’assessore alla cultura del Comune di Appignano, Federica Arcangeli. Come omaggio per i numerosi turisti che hanno fatto visita all’esposizione l’Associazione ha realizzato, attraverso l’esperienza di un laboratorio dal vivo, dei graziosi souvenir promozionali del territorio.
ArTemisiaLAB
17 novembre 2022