Treia in festa: il Gioco del Bracciale è patrimonio immateriale dell’Unesco!

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Il gioco del Bracciale è ufficialmente patrimonio immateriale dell’Unesco, grazie all’inserimento del Tocatì, il programma per la salvaguardia dei giochi e degli sport tradizionali.

Così Treia diventa detentrice di un patrimonio che pochi in Italia possono vantare. Per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura il Tocatì è una “buona pratica per l’Umanità”. «Non sappiamo descrivere la nostra emozione – ha detto il vicesindaco e assessore alla cultura David Buschittari – Abbiamo raggiunto un grande traguardo, ma è solo l’inizio delle molteplici attività che seguiranno. Si tratta di un percorso iniziato qualche anno fa ed è uno straordinario successo anche per la comunità ludica “Treia gioco pallone col bracciale”, che dal 2008 è stata inserita nel percorso. Sono stati anni intensi in cui la città, grazie all’impegno e alla tenacia dei presidenti dell’Ente “Disfida” Giorgio Bartolacci e Alessandro Verdicchio non ha fatto mai mancare il suo prezioso supporto. Treia sempre più patria del Gioco del bracciale».

Il comunicato del Ministro della Cultura

Annuncia il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, comunicando la decisione del XVII Comitato Intergovernativo della Convenzione Unesco del 2003, riunito a Rabat, in Marocco, che ha apprezzato la candidatura dell’Italia, nazione capofila insieme a Belgio, Francia, Croazia e Cipro: “Il Tocatì entra nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Il programma condiviso per la tutela dei giochi e degli sport tradizionali è il primo riconoscimento italiano nella Lista del Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia dell’Umanità. Si tratta di un risultato importante che porta a 17 i patrimoni immateriali riconosciuti dall’Unesco in Italia. L’opera delle comunità e delle istituzioni coinvolte in questa candidatura viene così premiata congiuntamente all’azione intrapresa dalle realtà promotrici dei giochi tradizionali di strada. Questo traguardo è stato raggiunto grazie a un gioco di squadra, con il coordinamento tecnico-scientifico del Ministero della Cultura e con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Veneto, del Comune di Verona, della Rappresentanza Permanente Italiana presso l’Unesco, della Commissione Nazionale per l’Unesco e dell’“Associazione Giochi Antichi”.

2 dicembre 2022

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