Trent’anni d’impegno continuativo e tenace sul territorio maceratese: è la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, fin dal suo inizio attenta al mondo della cultura, dell’arte, del sociale, della sanità, attenta alle esigenze dei Comuni, pronta ad aiutare nei terribili momenti delle calamità naturali. Tutto sotto l’egida di tre lettere “AAA”. A come Accoglienza, A come Ascolto, A come Aiuto. È stata una festa al teatro Lauro Rossi, con la sala gremita da personalità e dal pubblico, che hanno regalato un applauso interminabile all’appassionato e brillante intervento della Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti. Ve ne proponiamo di seguito alcuni passaggi.

“Per il nostro Ente questo territorio è molto più di un’area geografica delimitata: è comunità, è storia, cultura, tradizioni e molto altro ancora. Ce ne prendiamo cura promuovendone lo sviluppo sociale, culturale ed economico, cercando di cogliere al meglio i bisogni della collettività. Fin dall’inizio ciò si sostanzia nei progetti finanziati e nelle iniziative realizzate, con la volontà di dare risposte concrete ed efficaci ai problemi emergenti e di cogliere nuove opportunità di crescita sostenibile, che numericamente si traduce in oltre 90milioni di euro erogati a sostegno di circa 3mila progetti. A fronte di questi numeri significativi il risultato più importante è quello che la Fondazione è diventata un punto di riferimento per le Istituzioni, gli Enti e i Cittadini della provincia di Macerata. Il nostro modus operandi si può sintetizzare in “3 A” (Accoglienza, Ascolto, Aiuto): con spirito di servizio mettiamo a disposizione della progettualità del territorio le nostre risorse economiche, professionali e relazionali”.
Tra i campi d’intervento della Fondazione c’è anche quello della conservazione del patrimonio ambientale e culturale, uno dei più cari all’azione dell’Ente, tanto da essere diventato il filo conduttore di una trilogia editoriale che ambisce a rendere nella sua interezza la straordinaria ricchezza di peculiarità paesaggistiche, artistiche e architettoniche caratterizzanti il maceratese. Dopo i beni paesaggistici (“Il paesaggio ritrovato” di Renato Gatta) e quelli artistici (“Tesori d’arte della provincia di Macerata” di Gabriele Barucca) è stato pubblicato il volume sui beni architettonici: “Architettura e società nel Maceratese fra Medioevo e Novecento” di Cristiano Marchegiani.
Così si è espressa la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti presentando il lavoro: “Eremi, torri, mura, chiese, palazzi, teatri e ville, che si sono susseguiti di epoca in epoca testimoniano i mutamenti storici, culturali e sociali avvenuti nei secoli. I 23 saggi in cui è articolato il libro sintetizzano magistralmente la storia dell’architettura nel maceratese, attraverso i monumenti più noti e le opere meno conosciute, parimenti portatrici di un tessuto valoriale importante, evidenziando i nostri artisti che ci hanno dato lustro in Italia e all’estero”.
In conclusione possiamo affermare che la Fondazione Carima è un mecenate del patrimonio culturale provinciale, perché con lo strumento dell’Art Bonus ha finanziato un centinaio di progetti di recupero e restauro di beni culturali pubblici per un valore di 1,5 milioni di euro, molti dei quali riguardano proprio i siti presenti nei volumi.
31 gennaio 2023