Quando i giovani viaggiavano in Vespa col sorriso e le ragazze sedute dietro di traverso

È arrivata la bella stagione e vedo passare macchine lussuose con dentro donne piuttosto annoiate e imbronciate. Evidentemente la ricchezza e le auto di prestigio non concedono il dono del sorriso.

Ricordo, erano gli anni cinquanta/sessanta, quando la strada era piena di fidanzati che andavano in gita con la Vespa o con la Lambretta. Le ragazze, eccitate per la bella avventura, si sedevano di traverso sul sellino posteriore, addossate al cavaliere, e si facevano ammirare. In giro, abbracciati in Vespa, si sentivano proprio come Gregory Peck e Audrey Hepburn in Vacanze Romane. Sorridevano.

Le ragazze, con la scusa che il vento le spettinava, si appiccicavano al conducente e tenevano la testa incollata affettuosamente alle sue spalle. Chiaramente i genitori erano un po’ restii a questi diversivi che “non potevano controllare” ma alla fine erano costretti a cedere e ad alleggerire la tradizione, stretta vigilanza. Che belle sfilate lungo il corso delle cittadine e che bei sorrisi.

Chi li ricorda? Chi ha ancora presente l’odore delle fumate dei motori che viaggiavano con la miscela oleosa al sei percento? Chissà se oggi dentro qualche cassetto della nonna c’è ancora una foto di quando lei e il nonno erano una  giovane coppia che si metteva in posa sullo scooter, con i volti ravvicinati,  intrecciati in un  sincero e romantico abbraccio, con sullo sfondo Ancona, Ascoli, Assisi o una delle tante mete domenicali?

Alberto Maria Marziali

17 settembre 2024

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