Una vignetta, la risata, la considerazione e la realtà intorno all’auto elettrica

Piccolo pensiero a proposito dell’articolo sulle auto elettriche che ho letto su “La rucola”. Mi è venuta in mente una vignetta che avevo visto tempo fa. C’è una persona, seduta disperata su una sedia con, sotto, la didascalia: lei gli ha appena telefonato che ha la casa libera e lui ha appena messo in ricarica l’auto elettrica!

Il problema volendo giungere al nocciolo della questione è tutto qui: con un’auto a carburante classico, faccio il pieno in 5 minuti, ovunque, al limite, per emergenza, anche usando la benzina del decespugliatore. Invece con l’elettrico ho bisogno di lasciare l’auto vicino alla colonnina o nel garage tutta la notte, e a condizione di avere sufficienti KW disponibili.

E c’è anche la realtà dei fatti: un mio amico ne ha voluto comprare una di auto elettrica, ma la usa solo in città, piccolo centro di 30.000 abitanti e mi ha detto: “Non mi sono mai fidato di andare fino a Torino, a 50 chilometri da qui”. A questo punto fate voi…

Giovanni Carnevale

6 febbraio 2025

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