Saluto a un amico: il critico Lucio Del Gobbo sull’artista tolentinate Giorgio Ciommei

Giorgio Ciommei, artista tolentinate che ha impresso segni significativi nell’arte della sua città, e della intera regione, se ne è andato, potremmo anche dire, ha compiuto con ricchezza di opere e volontà il suo intenso magistero.

La sua attività si è sempre ispirata all’amicizia, al dialogo,  a un interscambio artistico svolto in senso comunitario, nelle cerchie dei suoi amici e oltre, all’insegna del piacere ineguagliabile della condivisione nell’arte. È stato infatti maestro operando in vari gruppi di artisti e in vari settori dell’arte animandola attraverso ideazioni e iniziative di grande significato, la cui incidenza culturale svolta per quasi mezzo secolo, si ammira nelle opere prodotte in modo continuo, instancabile. La Biennale dell’Umorismo, dove con suo fratello maggiore Cesare – anch’egli pittore e disegnatore satirico -, si è trovato coinvolto in numerose edizioni, ne ha data  generosa prova. In quel contesto Giorgio ha ricoperto vari ruoli, organizzativi ma anche ideativi attraverso una poetica d’interrogazione e d’inchiesta, originale, stimolante e concettualmente provocatoria.

Giorgio Ciommei

La sua misurata polemica ha riguardato anche la critica d’arte, che definiva ironicamente “ecumenica”, cioè accomodante e troppo spesso genericamente buonista. Ma, detto con il suo stesso stile, anche la sua ricerca è stata “ecumenica“ riguardo all’uso linguistico, distribuendosi con eccellenza tra un certo realismo lirico (alla Arturo Tosi che  fu suo privilegiato referente) e un’astrazione fondata sull’inquietudine e su una mobilità coinvolgente, anche ironica a volte, specie nei suoi ultimi anni.

Per noi che gli siamo stati amici, l’immagine prevalente di Giorgio Ciommei è racchiusa oltre che nelle sue opere, pure espressa nel suo tratto umano, sorridente, capace di coniugare in modo dinamico sapienza tecnica e intensità espressiva. È stato pittore, scultore, illustratore, incisore, assertore di uno stile coerentemente vario e inquieto, dotato all’occorrenza di intensa vivacità satirica. Ciao Giorgio, non finiremo mai di ricordare la giovialità del tratto che già ti distingueva sui banchi di scuola, e di ammirare le tue opere intrise di una vena dolce-amara,  schietta e mai accomodante, sebbene orientata a simpatia, stupore  e vivificante positività. Ci piace ribadire la singolarità di una visione affine e coincidente con la tua forte personalità d’artista, sempre legata all’ansia insoddisfatta del tuo animo costantemente volto a un Eden di giustizia e di lealtà. Giorgio Ciommei era nato a Tolentino nel 1937 e si è spento questo 26 di ottobre alla veneranda età di 87 anni. 

Lucio Del Gobbo

22 febbraio 2025

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