Tra i raccontini di Claudio Principi c’è “Buona Caccia” un augurio… jettatorio!

È noto che i cacciatori, durante le loro sortite venatorie,  paventano altamente che qualcuno, incontrandoli, possa loro augurare: “Buona caccia!” Infatti tale augurio viene da essi ritenuto disastrosamente iettatorio e, come per scongiurarne gli effetti negativi nel caso essa venga loro indirizzato, non importa se sbadatamente o intenzionalmente, usano ribattere: “Vòna caccia vòna caccia: cargi in gulu e mmèrda in faccia!” (Buona caccia buona caccia: calci in culo e merda in faccia!). Orbene, Peppe de Justòzzu, un giorno che, fucile a tracolla e cane al seguito, era uscito per una battuta di caccia, a un conoscente che aveva incontrato e che gli aveva elargito quall’improprio augurio, disse: “Tu vòna caccia dìmmolo quanno caccio le varbabite e nno, perdìa! quanno caccio lu lèbbre!” (Tu buona caccia dimmelo quando estirpo le barbabietole e no, perdiana! quando vado a caccia della lepre!).

Claudio Principi

1 marzo 2025

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