Per dare la baia (prendere in giro) ai pistaminduccia, cioè ai cacciatori ritenuti scarsi, quelli che spadellano (non colpiscono il bersaglio) in continuazione, si rivolge loro ironicamente la domanda se ne vène da Mondefà o se adè de Mondefà, se vengono o sono di Montefano. La derivazione di questa ccimendata (canzonatura) ve ricercata in un blasone popolare molto antico, che diceva: Lu cacciató de Mondefà, / spara ógghj e rcòje dimà! (Il cacciatore di Montefano, spara oggi e raccoglie [la preda] domani!).
A quei cacciatori, invece, che alla selvaggina preferivano qualche avventura erotica propiziata dalle loro scorribande in campagna si chiedeva allusivamente: “È viro che la pica fa lu vródu vónu?” (È vero che la gazza fa il brodo buono?). Che questo volatile dovesse essere lessato per ottenere un brodo squisito, era convincimento generale e, quindi, era di prescrizione cucinare a quel modo la pica, ma è chiaro che la domanda aveva anche e soprattutto un risvolto malizioso e il cacciatore dunnì (donnaiolo) allora si sentiva in dovere di rispondere: “È vviro, fa lu vródu vónu! …anghe se tu per pica vóli ‘ndènne quella che te pare mèjo!” (È vero, fa il brodo buono! …anche se tu per pica vuoi intendere quella che ti pare migliore!).
Claudio Principi
5 marzo 2025