Acqua pubblica o privata? Luca Buldorini attacca le dichiarazioni di Sciapichetti

Leggo con stupore le dichiarazioni di Angelo Sciapichetti che, con il solito gioco di prestigio, cerca di scaricare le responsabilità del PD sulla gestione del servizio idrico, accusando chi oggi sta lavorando per evitare che l’acqua finisca in mani private. È arrivato il momento di fare chiarezza e di smascherare questa narrazione falsa e pretestuosa.

Chi ha amministrato per decenni? – Non possiamo dimenticare che per oltre un decennio il nostro territorio è stato governato dal PD, senza che si sia mai trovata una soluzione per la gestione unica e pubblica dell’acqua. Solo oggi, con una corsa contro il tempo, si sta cercando di mettere ordine per evitare che il servizio venga messo a gara. Se questo accadesse, sarebbe proprio a causa di chi, dal 2014 al 2020, ha avuto il potere di agire e non ha fatto nulla.

I nuovi equilibri in Ato – Sciapichetti sa bene che per anni l’Assemblea dell’ATO è stata dominata dai voti di comuni amministrati dal centrosinistra. Solo recentemente, nel 2022 con Corridonia e nel 2024 con Recanati, il centrodestra ha iniziato ad avere un peso significativo in questa partita. Prima di allora, chi aveva i numeri per decidere? Il PD, ovviamente!

Il ruolo del Presidente dell’Ato – Alessandro Gentilucci, in qualità di Presidente dell’ATO, non ha alcun potere né dovere nel creare un soggetto unico per la gestione dell’acqua. Il suo compito è quello di ricevere la proposta e verificare che sia conforme alla normativa. Se quanto affermato da Sciapichetti fosse vero, significherebbe che chi deve controllare la proposta sta invece cercando di imporsi come propositore ed artefice, diventando contemporaneamente controllato e controllore. Sarebbe gravissimo!

Il disastro del Pd sui rifiuti – Lo stesso immobilismo che oggi vediamo sull’acqua lo abbiamo già visto nella gestione dei rifiuti. L’unica discarica della provincia, quella di Cingoli, è stata inaugurata nel 2014 senza che il PD si preoccupasse minimamente della sua capienza e della sua inevitabile saturazione. Oggi stiamo mettendo mano al problema, lavorando all’ampliamento della discarica in attesa dell’approvazione del nuovo piano d’ambito sui rifiuti, fermo da oltre 15 anni.

Bisogna avere il coraggio di dire la verità – Sciapichetti ci dica cosa c’era di più importante da fare tra il 2014 e il 2020 per non aver risolto il problema dell’acqua e dei rifiuti. Forse erano troppo impegnati a riempire la nostra provincia di immigrati clandestini alle spalle dei maceratesi, che ancora oggi ne pagano il prezzo, non solo economico. Se invece di concentrarsi su politiche di accoglienza scellerate avessero lavorato per garantire servizi essenziali, oggi non ci troveremmo in questa situazione.

Ora servono responsabilità e azioni concrete – Basta con la demagogia e i tentativi di nascondere le proprie colpe! È il momento che i sindaci agiscano concretamente per creare un nuovo soggetto pubblico per la gestione dell’acqua, evitando la messa a gara e garantendo che il servizio rimanga in mani pubbliche e vicino ai cittadini.

Io sarò sempre dalla parte della verità e dell’interesse collettivo. Non accetterò mai che chi ha governato per anni senza fare nulla oggi si erga a giudice di chi sta finalmente cercando di risolvere i problemi!

Luca Buldorini

Luca Buldorini

10 marzo 2025

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