“Mamma, mamma, mamma!” È la voce disperata di un bambino in un palazzo di Roma. La signora anziana dell’appartamento accanto sente quella vocetta supplichevole e si allarma. Una voce che si sente sempre più flebile… La donna suona all’appartamento vicno da dove proviene la voce ma nessuno risponde. Sempre più preoccupata chiama il 113, la Polizia mobilita il 118 e i Vigili del Fuoco. Tempo venti minuti sono di fronte all’appartamento da dove proviene la voce del bambino, suonano alla porta che si apre.
I proprietari, nel frattempo ritornati a casa, davanti a quello schieramento di forze sono sorpresi e preoccupati. Intanto continua a sentirsi quella vocina che chiama “Mamma… mamma…”, per cui i poliziotti vogliono vederci chiaro ed entrano nell’appartamento. Sopra un trespolo trovano un pappagallo che seguita a dire: “Mamma, mamma…”. Il capofamiglia si scusa dicendo: “Che ce pòzzo fà… ‘ssu pappagallu sa sulu fischjà e chjamà mamma… va a finì che je tiro lu collu!”
Urbano Riganelli
14 maggio 2025