Con un disavanzo di 51.406,86 €, il rendiconto di gestione 2024 certifica una grave crisi finanziaria per il Comune di Monte San Martino. In Aula, il Sindaco Pompei e l’Assessore Ghezzi hanno cercato di minimizzare il problema con una serie di giustificazioni, tra cui l’accusa al sisma del 2016, al rincaro energetico, agli accantonamenti di legge e ai ritardi degli uffici. L’Assessore Ghezzi, in particolare, ha affermato che il bilancio è «il più rispondente possibile alla situazione di fatto», suscitando stupore e ironia. Di seguito, le motivazioni addotte dalla maggioranza e le nostre osservazioni:
Sisma 2016
La maggioranza: “Le ripercussioni del terremoto continuerebbero a pesare sul bilancio”.
La minoranza: “Sono trascorsi otto anni dall’evento e diversi Comuni del cratere hanno già raggiunto l’equilibrio o l’avanzo di bilancio, dimostrando che strategie di ripresa efficaci sono possibili”.
Rincaro dei costi energetici
La maggioranza: “L’aumento delle tariffe energetiche ha compromesso le casse comunali”.
La minoranza: “Il fenomeno è nazionale, risale tra il 2021 e il 2022 e molte amministrazioni hanno adottato misure di efficienza e risparmio per limitare l’impatto; qui si rivela invece una programmazione inesistente”.
Accantonamenti di legge
La maggioranza: “I vincoli normativi avrebbero gravato sulla liquidità”.
La minoranza: “Sono obblighi comuni a tutti gli enti pubblici, non possono giustificare uno squilibrio di gestione”.
Ritardi nei pagamenti e nelle riscossioni
La maggioranza: “La colpa sarebbe degli uffici amministrativi”.
La minoranza: “Inaccettabile additare il personale come capro espiatorio; la responsabilità di coordinamento e controllo spetta alla Giunta”.
Pignoramenti
Di estrema gravità, inoltre, l’annuncio del Sindaco Pompei di avviare pignoramenti “anche nei confronti di chi ci ha votato”: un’affermazione offensiva, che oltrepassa ogni buon gusto, priva di fondamento legale e lesiva del rapporto fiduciario con i cittadini, sollevando dubbi sul rispetto dei principi di equità e sul segreto del voto, e trasformando i cittadini in potenziali obiettivi di ritorsione fiscale.
La minoranza denuncia l’inconsistenza delle spiegazioni fornite dalla Maggioranza; condanna l’incapacità di un’Amministrazione che ignora le buone pratiche già adottate altrove; si riserva di attivare ogni azione – anche formale presso gli organi di controllo superiori – per salvaguardare l’interesse pubblico, e afferma: “Chiediamo un piano di rientro trasparente, con obiettivi chiari e coinvolgimento delle forze politiche e sociali, per evitare che la ripresa delle rate di finanziamenti e mutui – ora sospese – generi un irreversibile collasso dei servizi essenziali”.
I Consiglieri comunali: Raffaele Anselmi (Capogruppo di Minoranza), Simone Anselmi e Massimiliano Anselmi

19 maggio 2025