“C’era una volta”, Rita Zallocco pubblica i giochi dei bambini raccontati dagli anziani

Leggere “C’era una volta” di Rita Zallocco, stampato dalla maceratese Stampalibri, è stato come ritornare ai tempi dell’infanzia, quando alcuni dei giochi descritti nel libro li praticavo, insieme con gli amici di allora, per le vie e le piazze del paese natìo. Né è mancata la curiosità di scoprire altri giochi praticati in altri paesi o da persone molto più anziane che sulle pagine del libro li hanno voluti ricordare. Vecchi modi di giocare, superati oggi dall’informatica.

Saranno vecchi ma avevano un vantaggio, oltre a sviluppare la manualità, facevano stare insieme, giocando s’imparava a convivere e, come scrive l’autrice “…giocando perdi e impari a perdere”. Rafforzando così il carattere per superare le difficoltà che la vita giorno dopo giorno ti pone davanti.

Sono tanti i giochi descritti da Rita Zallocco, ripresi dai racconti che le hanno fatto persone molto in avanti con l’età, ma non ci sono tutti, né potrebbero esserci. Ne voglio aggiungere uno tratto dalla mia adolescenza: la corsa delle bici, ovvero il Giro d’Italia dove i ciclisti sono rappresentati dai tappi delle bottiglie con dentro disegnate le maglie delle squadre e venivano lanciati sulla scalinata di una chiesa.

Fernando Pallocchini

27 maggio 2025

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