Durante l’anno 2024 nelle Marche gli arrivi di turisti sono stati 2.725.811, le presenze 11.795.484, la permanenza media è di notti 4,33 (dati provvisori in attesa di conferma Istat).
Le varie gravi crisi sovrapposte, tra cui guerre vere, ibride e commerciali, rischiano di colpire anche il turismo e i viaggi. Andiamo ad analizzare la questione con una guida esperta. La dottoressa Daniela Perroni, di Macerata, esercita da 28 anni la professione di guida e accompagnatrice turistica. Lavora come accompagnatrice turistica per le agenzie di viaggio che hanno bisogno di qualcuno che assista un gruppo per la durata del tour, che può essere in Italia o all’estero. È guida turistica da Ancona fino ad Ascoli Piceno per i visitatori che giungono nelle Marche. È iscritta nell’elenco nazionale delle guide turistiche secondo la nuova normativa (legge n. 190- 2023) ed è referente provinciale dell’associazione di categoria Confesercenti Federagit Marche, nonché membro della presidenza nazionale della stessa Confesercenti Federagit.

Quali sono, secondo lei, le meraviglie (anche meno conosciute) che l’attento e curioso viaggiatore non dovrebbe farsi sfuggire nella nostra Provincia? – “La provincia di Macerata, tra quelle marchigiane, è quella meno conosciuta pertanto il viaggio nel nostro entroterra, in linea di massima, è una vera e propria scoperta con alcuni punti d’interesse che sono imperdibili. Tra questi troviamo il capoluogo di provincia, Macerata con il bellissimo palazzo Ricci e la sua raffinata collezione di avanguardie novecentesche, le sale antiche della Biblioteca Mozzi Borgetti, la piccola basilica della Madonna della Misericordia del Vanvitelli e, non ultimo, lo Sferisterio. Volendo inoltrarci tra le colline maceratesi si scoprono borghi come Montelupone, Treia con il quartiere medievale di Vallesacco, Montecosaro con il particolare e originale “Museo del Cinema al Pennello”, Loro Piceno con l’imponente castello Brunforte, poi convento domenicano, che conserva una splendida cucina seicentesca e nei suoi sotterranei l’interessante museo delle due guerre. Non dimenticherei San Severino Marche con i suoi tesori d’arte e Pioraco con il magico percorso de “Li Vurgacci”. Questi sono solo degli esempi in un territorio dove è davvero difficile scegliere!
Come si potrebbe far visitare l’entroterra e godere delle sue bellezze ai turisti estivi che trascorrono una o più settimane sulle spiagge del Maceratese? – “La permanenza turistica nel territorio è il punto debole della provincia di Macerata. L’attrattività del territorio maceratese non manca dal punto di vista naturalistico, paesaggistico, storico e culturale ma tali elementi, da soli, non sono sufficienti per prolungare l’eventuale soggiorno di turisti italiani e stranieri. Quello che continua a mancare e su cui si parla (solo) da sempre è la mancanza di collegamenti efficienti tra costa ed entroterra, infrastrutture da aggiornare e strutture ricettive diffuse nel territorio a basso impatto ambientale. Quando si parla di strutture ricettive ci si rivolge, in particolare, ad hotel che abbiano una discreta capienza e che offrano buoni servizi (ristorante, parcheggio, servizi accessori)”.
Gli abitanti del medio e alto Maceratese, demoralizzati dagli eventi avversi quali terremoti, spopolamento e calo demografico, immaginano che sulla “costa” sia meglio, in realtà la situazione economica è la stessa. Cosa ne dice? “Il sisma del 2016 ha distrutto non solo materialmente molti dei nostri centri ma anche moralmente e psicologicamente l’anima di quei bellissimi borghi. La popolazione locale ha sentito la lontananza della politica che non è stata all’altezza di una gestione pratica e di buon senso della situazione emergenziale che si era profilata in quel momento e chi ha potuto ha scelto di spostarsi in altri luoghi. L’abbandono del territorio produce effetti negativi a catena da un punto di vista economico, sociale e culturale ma credo che tutto questo possa essere ricostruito attraverso l’economia turistica che si può sviluppare attraverso una rete di collaborazioni il cui asse portante deve essere la competenza, valore di cui tanto si parla ma che poco si pratica. Investire e credere nella formazione e nella specializzazione nei diversi settori turistici è indispensabile per la promozione dei luoghi che così possono meglio valorizzare una loro peculiarità per emergere dallo standard e competere con il mercato globale. È chiaro che tutto questo richiede programmazione e impegno collettivo perché il turismo è una impresa sociale che parte dagli abitanti del luogo fino alle imprese turistiche”.
Cosa potrebbero fare i marchigiani per diventare più accoglienti ed ospitali? Anche l’Italia non è tra i Paesi più accoglienti del mondo. – “L’ospitalità è cultura e per migliorarla bisogna semplicemente conoscere di più e meglio il proprio territorio. Solo con la conoscenza si può apprezzare, conservare, proteggere, curare e promuovere le bellezze del proprio territorio. La disaffezione verso i propri luoghi di cui, oggi, siamo tristi testimoni, è una tendenza pericolosa che lascia il nostro territorio in balìa di imprese e progetti folli e privi di scrupoli che dietro la maschera della ricostruzione e del bene comune celano mostruosi interessi individuali. Questo vale sia per i singoli territori che per il territorio nazionale”.
Da circa un anno in alcune località turistiche della Spagna ed altrove ci sono state delle manifestazioni contro la presunta “invasione” del turismo di massa (overtourism), cosa ne pensa? – “Il turismo di massa di alcune località è attribuito a diversi fattori come, per esempio, i viaggi più accessibili con offerte a basso costo, l’aumento delle piattaforme tramite cui organizzare il viaggio, l’utilizzo dei social media e una promozione turistica aggressiva e la conseguente mancanza di controlli e regole adeguate. Tutto questo ha un impatto negativo sulle città invase dai turisti: speculazione edilizia, impatto ambientale disastroso, consumo spregiudicato delle risorse locali, consumo di spazi naturali da preservare, aumento indiscriminato dei prezzi anche per i residenti locali spesso costretti ad abbandonare la propria città di residenza perché invivibile. È chiaro che questo tipo di turismo non è auspicabile per la Regione Marche il cui fiore all’occhiello è proprio la varietà del suo paesaggio da preservare e difendere da eventuali speculazioni”.
A volte si pensa che le persone non vogliano spendere per i viaggi; invece, i costi del viaggiare sono saliti alle stelle e, con le varie crisi, non tutte le famiglie se lo possono permettere. Che fare? – “Il turismo negli ultimi anni sembra voler tornare ai tempi in cui chi poteva viaggiare, soprattutto in certi luoghi, era l’élite aristocratica e alto borghese. Personalmente non trovo giusto l’aumento indiscriminato di prezzi che impedisce il viaggio a moltissime persone. Il viaggio, oggi, è ormai considerato un’attività formativa troppo importante soprattutto per i giovani. Il viaggio è sinonimo di conoscenza, di esperienza e di socialità e renderlo esclusivo solo per una parte della popolazione lo trovo iniquo. D’altra parte, però, credo che l’aumento dei prezzi sia, al momento, l’unico strumento che gli operatori hanno a loro disposizione per arginare il sovraffollamento di alcune mete cercando, allo stesso tempo, di preservare la qualità dei servizi e diminuire l’impatto ambientale. E allora cosa fare per viaggiare? Secondo me bisognerebbe adottare alcune accortezze che faciliterebbero l’esperienza del viaggio a costi contenuti come per esempio scegliere con maggiore consapevolezza mete meno conosciute ma ugualmente belle, viaggiare fuori stagione, preferire, se possibile, strutture ricettive a conduzione familiare”.
Quali eventi di successo ha organizzato recentemente e quali sono previsti per l’anno 2025? – “Nel 2024 le colleghe ed io abbiamo collaborato con il Comune di Corridonia e con una start up locale per tre appuntamenti molto interessanti il cui scopo è stato quello di valorizzare il potenziale turistico di Corridonia. Sempre nel 2024 ho organizzato una piacevole passeggiata nel centro storico di Macerata nel periodo natalizio in collaborazione con molte altre associazioni cittadine e con un momento musicale che ha visto la breve esibizione del baritono Andrea Pistolesi e sempre nello stesso periodo natalizio ho collaborato con la storica associazione Scout di “Macerata 2” per una passeggiata con i più piccoli alla scoperta del Natale e dei suoi simboli. La mia collaborazione si estende anche ai comuni della provincia e in tal senso, sempre nel 2024, il comune di Montelupone mi ha coinvolta nelle riprese di Rai 1 per la trasmissione spin off estiva di Linea Verde andata in onda a luglio. Prossimamente, le colleghe ed io saremo impegnate nella Giornata Internazionale della Guida Turistica 2025 che vedrà visite guidate gratuite e aperte a tutti a Macerata, San Severino Marche, Recanati e Fabriano”.
Eno Santecchia

4 giugno 2025